04 Ottobre 2024
Fonte: X, @AFP, @Khamenei_m - Khamenei Media
Ali Khamenei torna in pubblico dopo essere stato spostato in un luogo di massima sicurezza in seguito all’attacco lanciato dall’Iran contro Israele (Tel Aviv e Gerusalemme) con 200 missili Fatah lo scorso martedì 1° ottobre. Lo fa in occasione della preghiera del venerdì, dove è tornato a guidare per la prima volta in 5 anni i sermoni e durante la quale ha dichiarato che "il 7 ottobre è stato un attacco legittimo così come la nostra risposta ai crimini Israele". L'Ayatollah ha anche commemorato il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso lo scorso 27 settembre in un raid aereo dell’Idf in Libano insieme a 50 civili libanesi. Una fonte vicina ai miliziani dell’organizzazione islamista, ha dichiarato in queste ore all’Afp che proprio il leader ucciso è stato sepolto "provvisoriamente" in un luogo segreto. Lo riferisce anche il sito del quotidiano Asharq Al-Awsat, citando sempre una fonte del movimento sciita libanese, che afferma "non è stata ancora presa alcuna decisione riguardo la data e il luogo della sepoltura".
La Guida Suprema dell’Iran ha sottolineato per ben due volte che l’Iran non "esiterà" né "ritarderà" eventuali azioni contro Israele. Lo ha detto, nel suo discorso pubblico durante la preghiera del venerdì che è seguita alla commemorazione di Nasrallah. Appare chiaro il riferimento al tempo che il regime ha deciso di far passare dopo l’uccisione del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh avvenuta il il 31 luglio a Teheran, prima di rispondere, il 1° ottobre scorso con la raffica di razzi su Tel Aviv e Gerusalemme. Sempre in merito all’attacco iraniano su Israele del 1° ottobre scorso, parlando alla cerimonia di commemorazione Ali Khamenei ha detto che "ciò che le nostre forze armate hanno fatto è stata la punizione minima per l’usurpatore del regime sionista, contro i crimini sorprendenti del regime americano dei vampiri, dei lupi rabbiosi e dei cani rabbiosi nella regione". Intanto migliaia di persone si sono radunate all'esterno e all'interno del moschea Imam Khomeini Grand Mosalla, nel centro di Teheran, dove Khamenei ha guidato la celebrazione del venerdì. prima della funzione diversi oratori hanno recitato preghiere e poesie per il leader del movimento sciita Nasrallah; alcuni hanno descritto la sua morte come un martirio, un atto ritenuto sacro dall’Islam. Tra la folla si potevano vedere diverse bandiere libanesi e palestinesi. L’ultima volta che Khamenei ha guidato le preghiere del venerdì è stato nel gennaio 2020, dopo che l’Iran ha lanciato missili contro una base dell’esercito statunitense in Iraq in risposta all’assassinio da parte degli Stati Uniti del comandante delle Guardie della Rivoluzione Qasem Soleimani. Durante le preghiere, Khamenei ha anche detto che le nazioni musulmane hanno un "nemico comune" e devono "cingere una cintura di difesa" dall’Afghanistan allo Yemen e dall’Iran a Gaza e al Libano, nel tentativo di riallineare l'asse che chiama "di resistenza". Il raid missilistico è la "punizione minima" per i crimini di Israele, ha affermato, per poi lodare l'azione militare contro lo Stato ebraico: "Il brillante attacco dell’Iran è stata la minima punizione per i crimini senza precedenti del regime lupesco e assetato di sangue che è il cane rabbioso degli Stati Uniti nella regione. L’Iran continuerà ad adempiere al suo dovere né con fretta né con ritardo. I nostri responsabili politici e militari agiranno con logica e saggezza".
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