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Premier libanese Mikati annulla viaggio a NY per 79esima Assemblea generale Onu: ''Priorità fermare massacri di Israele''

Il premier rinuncia al viaggio diplomatico, chiedendo alla comunità internazionale di condannare le azioni israeliane e intensificare gli sforzi per proteggere i civili dagli attacchi tecnologici e militari

21 Settembre 2024

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Fonte: Flickr

Il Premier libanese Najib Mikati annulla il suo viaggio a New York previsto per la 79esima Assemblea generale dell’Onu, dove era anche in programma un suo discorso martedì prossimo, 24 settembre. Motivando la sua decisione, il primo ministro libanese ha detto che "nessuna priorità al momento è più alta di fermare i massacri commessi dal nemico israeliano", ha detto Mikati annunciando la sua decisione e in riferimento agli attacchi hacker di questa settimana, condotti da Tel Aviv ai danni di membri di Hezbollah tramite l’esplosione dei cercapersone utilizzati dai miliziani dell’organizzazione islamista, oltre che di altri dispostivi elettronici come walkie-talkie, pannelli solari e macchine per la raccolta di impronte digitali. "Chiedo alla comunità internazionale e alla coscienza umana di assumere una posizione chiara su questi terribili massacri. Chiediamo inoltre l'adozione di leggi internazionali per neutralizzare i mezzi tecnologici civili dagli obiettivi militari e di guerra", ha aggiunto. È questo il messaggio che il primo ministro libanese uscente, Nagib Mikati, ha affidato all’ambasciatore britannico in Libano, Hamish Cowell, nel corso di un incontro al Palazzo del Gran Serraglio a Beirut. Mikati ha proseguito: "Avevo intenzione di recarmi a New York per aumentare l'azione diplomatica libanese durante i lavori dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, per fermare la continua 'aggressione' israeliana contro il Libano e i massacri commessi da Israele. Tuttavia, alla luce degli sviluppi legati agli attacchi israeliani al Libano, ho deciso di astenermi dal viaggiare e ho concordato, previa consultazione e coordinamento con il ministro degli Esteri Abdullah Bou Habib, i temi di un'urgente azione diplomatica in questa fase".

"La comunità internazionale assuma posizione chiara sui massacri di Israele"

Mikati è intervenuto dopo due giornate di attentati terroristici, che hanno visto centinaia di dispositivi elettronici saltare in aria contemporaneamente in diverse località del Libano. I dispositivi, tra cui principalmente cercapersone, smartphone e walkie-talkie, appartenevano a esponenti del partito politico Hezbollah, e della sua ala militare. Nelle esplosioni sono morte quasi cinquanta persone, mentre i feriti sarebbero 3.300. Nel mentre, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto di fermare tali aggressioni per "evitare il serio rischio di una drammatica escalation" nella regione, senza tuttavia citare né Israele né alcun altro eventuale responsabile. Quindi ha aggiunto: "Ovviamente, per logica, tutte queste esplosioni costituiscono un attacco preventivo che anticipa una grande operazione militare. Ciò indica il serio rischio di una drammatica escalation in Libano, e bisogna fare tutto il possibile per evitarla", ha concluso il segretario. Intanto le Israel Defense Forces (Idf) proseguono le operazioni militari nel Libano meridionale e soprattutto nel sud di Beirut, dove con raid aerei che hanno provocato anche numerose vittime civili, sono stati uccisi una dozzina di importanti leader militari di Hezbollah come Ibrahim Aqil, tutti delle forze de’élite Radwan: Ahmad Mahmoud Wehbé, Mohammad Kassem al-Attar, responsabili dell’addestramento, Hassan Yussef Abdan Alssatar, responsabile delle operazioni, Hussein Ahmad Dahraj, capo dello staff, Abdullah Abbas Hajazi, comandante della Ramin ridge area, Abu Hussien Samir, capo dell’addestramento ed ex comandante della Rawdan, Mahmoud Yassine Hamad, ufficiale, Abbas Sami Maslamani comandante della Qana area, Samir Abdul Halim Halawi, comandante dell’aerea costiera, Muhammed Ahmad Reda, comandante dell’Al Khiam aerea, Hassan Hussein Madi comandante della Mount Dov, Hassan Ali Hussein delle forze speciali dell’unità Aziz.

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