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Attentato Trump, Ruth incriminato per possesso illegale arma da fuoco, sceriffo di Palm Beach: “0 colpi sparati al tycoon, veloce l'interveto USSS"

Ryan Ruth, il presunto attentatore di Trump, è stato incriminato dal tribunale di West Palm Beach per possesso illegale di arma da fuoco e “non per tentato omicidio o reati violenti”. Secondo lo sceriffo Bradshow, Ruth non sarebbe riuscito a sparare per “l'intervento tempestivo dei servizi segreti”

16 Settembre 2024

sceriffo di Palm Beach

fonte Ansa/Epa

Il sospettato attentatore di Donald Trump, Ryan Wesley Ruth, è stato accusato dal tribunale federale di West Palm Beach di detenzione di arma da fuoco illegale da parte di un pregiudicato e possesso di arma da fuoco con numero di serie cancellato. Dunque, non ci sarebbero “specifiche accuse per un tentato omicidio o un reato di tipo violento”. L'accusa a Ryan Ruth è stata confermata da un funzionario del Dipartimento di Giustizia.

Il giorno seguente al tentato omicidio dell'ex presidente Donal Trump, lo sceriffo della contea di Palm Beach, Ric Bradshow, ha dichiarato che “il sospettato sembrava non avere una chiara visione di Trump sul campo da golf, ma questo non significa che l'ex presidente non si trovasse in pericolo”.

Attentato Trump, Ruth incriminato per possesso illegale arma da fuoco, sceriffo di Palm Beach: “0 colpi sparati al tycoon”

Lo sceriffo, in un'intervista a Fox, ha inoltre affermato che “Ruth non ha sparato nemmeno un colpo perché gli agenti dei servizi segreti hanno agito rapidamente”. Secondo Bradshow, un agente dei servizi segreti avrebbe individuato l'attentatore mentre aveva il fucile infilato in un buco della recinzione del campo da golf e che abbia sparato l'uomo prima che fuggisse dalla scena. Trump, inoltre, secondo le prime ricostruzioni, si trovava a “circa 300/500 metri da Ruth”. “L'FBI sta indagando per raccogliere più dettagli possibili su Ruth”, ha aggiunto lo sceriffo.

Le autorità stanno lavorando anche per scoprire se l'attentatore “stesse alloggiando in posto della zona dato che l'ultima sua zona di residenza pare fossero le Hawaii”, si controlla anche se “avesse qualche programma di viaggio per arrivare qui”. Inoltre, da quanto è emerso dai media americani, il presunto attentatore ha circolato nell'area vicino al club di golf dell'ex presidente per circa 12 ore prima di essere affrontato e bloccato da un agente del Secret Service.

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