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Durov, Usa: "Macron chiese di spostare la sede di Telegram in Francia nel 2018", mandato di arresto anche per il fratello Nikolai

Le rivelazioni del Wall Street Journal sulla mancata collaborazione con le autorità francesi e un'operazione di spionaggio segreta aumentano la pressione sul fondatore di Telegram, già al centro di controversie internazionali per l'uso della sua app da parte di gruppi estremisti e criminali

28 Agosto 2024

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Fonte: La Presse, Imagoeconomica, X: @nexta_tv

Pavel Durov era stato invitato dal presidente francese Emmanuel Macron, durante un pranzo insieme nel 2018, a trasferire la sede dell’app Telegram a Parigi, ma l'imprenditore di origine russa rifiutò. È quanto affermano fonti Usa del Wall Street Journal, citando persone a conoscenza delle conversazioni tra i due. Macron ipotizzò persino di concedergli la cittadinanza francese, sempre stando a quanto riferito da una delle fonti. Secondo la ricostruzione del giornale americano, nel 2017 i servizi segreti francesi presero di mira Durov in un'operazione congiunta con gli Emirati Arabi Uniti, che hackerarono il suo iPhone personale. La sicurezza francese sarebbe stata preoccupata per l'uso di Telegram da parte dello Stato islamico, come mezzo per pianificare attacchi. Nel 2018, Durov respinse l'offerta di Macron, ma ricevette comunque la cittadinanza francese nel 2021. L'operazione di spionaggio del 2017, mai rivelata in precedenza, era denominata in codice 'Purple Music', come hanno spiegato le fonti al Wsj. I governi hanno preso di mira il fondatore di Telegram a causa dei gruppi che sono stati attratti dalla sua app, che spaziano dai dimostranti pro-democrazia e dai dissidenti ai militanti islamici, ai trafficanti di droga e ai criminali informatici.

Un mandato di arresto anche per l’altro Durov, Nikolai

Secondo un documento visionato in esclusiva dalla rivista tematica Politico, le autorità francesi hanno emesso a marzo un mandato di arresto anche per il fratello e co-fondatore della piattaforma, Nikolai Durov. Dunque il documento indicherebbe che l'indagine francese su Telegram è più vasta e sarebbe iniziata mesi prima di quanto si sapesse sino ad oggi. Il caso ruota attorno al rifiuto di Telegram di collaborare con un'inchiesta della polizia francese sugli abusi sessuali su minori. Pavel Durov è stato arrestato sabato sera dalla polizia francese all'aeroporto Le Bourget di Parigi, dopo che gli ufficiali di frontiera avevano avvisato le autorità giudiziarie che stava arrivando con il suo jet privato dall'Azerbaigian. Secondo una persona vicina a Durov, per anni l'azienda ha ignorato le citazioni in giudizio e gli ordini del tribunale inviati dalle autorità competenti, che si accumulavano in una casella e-mail aziendale raramente controllata, ma la stessa Telegram afferma di essere conforme al Digital Services Act dell'Unione Europea, che richiede alle aziende online di collaborare con le autorità per contrastare la diffusione di contenuti illegali sulle loro piattaforme.

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