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Pfizergate, la Lega attacca von der Leyen: "Non può continuare a tacere, vicenda grave, in gioco credibilità istituzioni europee"

In una nota il partito leghista chiede chiarimenti in merito all'indagine e al coinvolgimento della presidente della Commissione europea

02 Aprile 2024

Sanzioni Russia, von der Leyen. "Nuovi massimali al prezzo del petrolio.  Erodiamo la sua economia"

Fonte: Imagoeconomica

Potrebbe saltare la corsa di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea, dove cerca la conferma alle prossime elezioni. E questo da quando è scoppiato il cosiddetto caso-Pfizergate, finito in mano alla procura della Ue che sta indagando sugli sms inviati dalla Von der Leyen sui vaccini per accertare se siano stati commessi reati nell'operazione che ha portato 1,8 miliardi di dosi del vaccino Pfizer in Unione europea, al prezzo di oltre 20 miliardi di dollari

La Lega: "Vicenda grave, chiediamo chiarezza"

Nessun indagato per il momento, ma il fatto che si muova la procura Ue vuol dire tanto, come sostiene la Lega, che prende posizione con una nota firmata dagli europarlamentari Marco Zanni, presidente del gruppo Id, e di Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega. "L’indagine della procura europea sul cosiddetto caso Pfizergate - si legge nella nota della Lega - conferma la gravità della vicenda, sulla quale la Lega in Europa chiede di fare chiarezza fin dal primo giorno. Noi per primi, dopo le inchieste giornalistiche indipendenti, abbiamo presentato interrogazioni, richiesto di portare il caso in aula al Parlamento, chiesto chiarimenti in tutte le sedi competenti, sempre andando a scontrarci con il silenzio assordante di questa Commissione europea e della maggioranza che la sostiene. Von der Leyen non può continuare a tacere sulla questione e fare finta di nulla. È una questione di trasparenza - concludono i due leghisti - valore su cui si dovrebbe basare tutto l’operato dell’Ue, ed è in gioco la credibilità delle istituzioni europee: i cittadini devono sapere". 

La procura Ue si muove ma non c'è nessun indagato per ora

L’inchiesta aperta dalle autorità belghe sullo scambio di messaggi tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’amministratore delegato del colosso farmaceutico Albert Bourla, che portò poi alla maxi-commessa di vaccini contro il Covid, è passata infatti nelle mani della Procura Europea (EPPO). Le indagini sono per i reati di "interferenza nelle funzioni pubbliche, distruzione di sms, corruzione e conflitto di interessi". In particolare si sta indagando su presunti illeciti penali nell'ambito di un’indagine che era stata originariamente aperta dalle autorità giudiziarie belghe nella città di Liegi all’inizio del 2023 dopo una denuncia presentata dal lobbista locale Frédéric Baldan. 

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