23 Marzo 2024
Era giovedì 7 marzo quando i servizi segreti russi, Fsb già Kgb in epoca sovietica, annunciarono di aver sventato un attacco terroristico armato pianificato da militanti dell'Isis in una sinagoga della capitale russa. Un intervento, quello dei servizi di sicurezza russi, che portò anche gli Usa ed altri Paesi ad emanare un avviso ai propri cittadini raccomandando di evitare i luoghi affollati.
Il Centro per le pubbliche relazioni (PRC) dell’Fsb aveva diffuso, attraverso l'agenzia Tass, la notizia secondo cui "sul territorio della regione di Kaluga" era stata "repressa l’attività di una cellula dell’organizzazione terroristica internazionale Stato Islamico in Afghanistan denominata Wilayat Khorasan, vietata in Russia, i cui membri stavano progettando di commettere un atto terroristico contro una delle istituzioni religiose ebraiche di Mosca". "Durante ulteriori attività investigative operative - si leggeva nel comunicato Fsb - è stato stabilito che i militanti dell’organizzazione terroristica internazionale stavano preparando un attacco contro i fedeli della sinagoga utilizzando armi da fuoco. Durante l’arresto, i terroristi hanno opposto resistenza armata agli ufficiali russi dell’Fsb e, di conseguenza, sono stati neutralizzati dal fuoco di risposta". Durante le azioni investigative nel luogo di residenza dei militanti nella regione di Kaluga, sono state scoperte armi da fuoco, munizioni e componenti per la realizzazione di un ordigno esplosivo improvvisato.
L'8 marzo, all'indomani dell'attacco ad una sinagoga sventato dai russi, la Farnesina suggerì agli italiani che si trovavano a Mosca "di continuare a evitare nelle prossime settimane ogni forma di assembramento nella capitale, ivi inclusa la partecipazione a eventi culturali con grossa affluenza di pubblico". Anche dall’Ambasciata americana a Mosca aveva diffuso un ‘alert’ di sicurezza in cui si segnalava il rischio di attacchi terroristici nella città per le successive 48 ore. “L’ambasciata - si legge in un comunicato pubblicato la sera del 7 marzo dall'Ambasciata americana a Mosca - sta seguendo rapporti in cui si parla di estremisti con piani imminenti per colpire grandi assembramenti di persone a Mosca, inclusi concerti. Consigliamo ai cittadini americani di evitare tali occasioni nelle prossime 48 ore”, si legge in un comunicato pubblicato giovedì sera". Iniziativa replicata dall’ambasciata britannica che nelle ore successive aveva diffuso una notizia simile ai suoi cittadini presenti a Mosca.
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