16 Febbraio 2024
Bali è ufficialmente entrata tra i siti turistici che applicano una tassa d’ingresso per gli ospiti. Il contributo, in vigore da oggi, è stato fissato in 150mila rupie indonesiane, circa 9 euro, e servirà, come indica il governo locale, a preservare l’Isola degli Dei, evocando il soprannome che questa terra vulcanica, con spiagge dalla sabbia finissima, paesaggi verdissimi e scoscesi, oltre a templi indù, si è conquistata, sia per la bellezza sia per la devozione del suo popolo alla fede induista. L'obiettivo è trovare una fonte finanziaria che aiuti a combattere i danni e gli effetti indesiderati del turismo di massa. Questo prelievo mira a proteggere la cultura e l’ambiente dell’isola, mentre la gabella dovrà essere pagata via web attraverso un apposito portale, Love Bali. I visitatori indonesiani saranno esentati. A quanto pare, il pagamento della tassa sarà possibile anche in entrata, ma il governo locale invita a portarsi avanti allo scopo di ridurre le probabili code in aeroporto. Quasi 4,8 milioni di ospiti hanno visitato l’isola nei primi 11 mesi del 2023, ma il bilancio, come per gran parte del mondo, e in particolare dell’Asia, appare ancora negativo, rispetto all’era pre emergenza sanitaria. Sul fronte economico, il provvedimento adottato dal governo di Bali, seppure mosso da intento analogo – quello di incrementare le entrate – va nel senso diametralmente opposto a quello scelto da altri governi asiatici e africani, Cina in primis, che hanno abolito la necessità di visto per i viaggiatori dei Paesi con cui hanno più relazioni economiche e turistiche.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia