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Assalto a Capitol Hill, condannato a 22 anni ex leader Proud Boys Enrique Tarrio per terrorismo

Condannato a 22 anni di carcere per terrorismo l'ex leader dei Proud Boys Enrique Tarrio, considerato la mente dietro l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021

06 Settembre 2023

Assalto a Capitol Hill, condannato a 22 anni ex leader Proud Boys Enrique Tarrio per terrorismo

Enrique Tarrio; Fonte: Noah Berger

Dall'inizio delle inchieste riguardanti l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, quella commutata ieri, mercoledì 5 settembre, a Enrique Tarrio è finora la sentenza più dura. 22 anni di carcere con l'accusa di terrorismo per il 39enne considerato uno dei leader ed ispiratore dei Proud Boys, la milizia para-militare che, come altre, aveva espresso il proprio appoggio al candidato repubblicano Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca durante le elezioni di midterm contro Biden.

Aveva diretto l'assalto a Capitol Hill: condannato a 22 anni Enrique Tarrio

Nelle motivazioni alla base di una sentenza negli Stati Uniti definita da alcuni draconiana, il giudice Timothy Kelly ha spiegato: "Quel giorno è stata attaccata la democrazia americana stessa e Enrique Tarrio è stato il leader assoluto dietro quell'attacco".

Tarrio, infatti, pur non avendo partecipato di persona alla rivolta (due giorni prima aveva ricevuto il daspo temporaneo dalla capitale dopo essere stato trovato aggirarsi per le strade con caricatori ad alta capacità e pochi mesi prima aveva dato fuoco ad una bandiera di black lives matter strappata da una chiesa durante una manifestazione) è stato comunque considerato dall'autorità giudiziaria come la mente dietro l'assalto.

Secondo Kelly, oltre all'organizzazione della sommossa, Tarrio avrebbe continuato ad incitare i compagni nelle ore frenetiche dell'entrata in campidoglio con sms e messaggi criptati. 

https://www.ilgiornaleditalia.it/video/video/108394/assalto-capitol-hill-sciamano-jake-angeli-sostenitori-trump-biden.html

Prima della lettura della sentenza, l'afroamericano ha espresso il proprio rimorso per quanto successo il 6 gennaio, dicendosi sinceramente pentito. Parole a cui avevano fatto eco, nei giorni precedenti, le lacrime della madre e della sorella, che chiedevano al giudice Kelly di dare seguito alle richieste della difesa e commutare un massimo di 15 anni per le responsabilità di Tarrio, da lui stesso riconosciute.

L'accusa, al contrario, aveva chiesto una pena di 33 anni. Soluzione di compromesso, quella dei 22 anni, su cui potrebbe forse aver pesato il riconoscimento da parte dell'amputato dei risultati ufficiali delle elezioni. 

 

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