22 Agosto 2023
Sarebbero almeno 500 le cause giudiziarie per presunti abusi su minori che da decenni gravano sull'arcidiocesi cattolica di San Francisco, in California. Una tempesta legale che ha portato oggi, martedì 22 agosto, l'arcivescovo Salvatore J. Cordileone a dichiarare la bancarotta: "Non abbiamo né i mezzi finanziari né la capacità pratica per discutere individualmente tutte queste denunce".
A diffondere la notizia della dichiarazione di bancarotta, è la stessa diocesi, attraverso una nota pubblicata sul proprio sito internet, nella quale sottolinea come le cause giudiziarie attualmente in corso si riferiscono a presunti abusi perpetrati ai danni di centinaia di minori tra gli anni '80 e '90. Molti dei sacerdoti coinvolti, continua poi il comunicato, non sarebbero in servizio a San Francisco da decenni, mentre altri sarebbero ormai deceduti.
"La triste realtà - sono le parole dell'Arcivescovo di San Francisco Cordileone - è che l’Arcidiocesi non ha né i mezzi finanziari né la capacità pratica per discutere individualmente tutte queste denunce di abuso, e quindi, dopo molte considerazioni, ha concluso che il processo di fallimento era la soluzione migliore per fornire un risarcimento giusto ed equo ai sopravvissuti innocenti che sono stati feriti".
Il prelato ha poi concluso con un pensiero rivolto alle presunte vittime di quelli che, se confermati, sarebbero giustamente ricordati come alcuni dei più aberranti crimini della storia della città californiana: "È il modo migliore per portare la soluzione tanto necessaria ai sopravvissuti, consentendo allo stesso tempo all’arcidiocesi di continuare la sua sacra missione verso i fedeli e i bisognosi. Dobbiamo cercare la purificazione e la redenzione per guarire, soprattutto i sopravvissuti che hanno portato contro di loro il peso di questi peccati per decenni”.
L'istanza di bancarotta è stata presentata alla corte fallimentare del Distretto settentrionale della California a nome di Cordileone. Così l'arcidiocesi ha spiegato ai fedeli, e a quanti chiedevano un commento in merito, la decisione: "Questa è la soluzione migliore per fornire una compensazione giusta ed equa ai sopravvissuti innocenti e a quanti hanno subito danno. Fermerà tutte le azioni legali contro l'arcivescovo cattolico di San Francisco mentre l'arcidiocesi sviluppa un piano di riorganizzazione basato sui beni e sulla copertura assicurativa disponibile da utilizzare per risolvere i reclami con i sopravvissuti agli abusi".
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