15 Agosto 2023
Il sottomarino russo Belgorod K-329, Fonte: Facebook
Intorno allo scritto di ieri riteniamo necessaria una precisazione geopolitica, che i lettori meglio attrezzati in "Esteri" avranno certamente già rilevato. Titolo, domanda: Perché Abbiamo indicato il Mar Baltico e non il Mare di Barents? Risposta: Il quadrante di riferimento dell'Agosto 2000 è unico tra i due mari, ma all'epoca l'epicentro primario di crisi era l'enclave post-sovietica di Kaliningrad, ancora priva della deterrenza di armi nucleari e a contatto con il Patto Atlantico solo per mezzo della Polonia (non ancora circondata in superficie dalla Nato-Otan come oggi (Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Finlandia e, a breve, Svezia). Sottotitolo, domanda: Perché ha trovato posto l'indicazione fenomenica della località del fatto realmente accaduto in modo quasi indiretto? Risposta, perché oggi l'enclave russa di Kaliningrad (dal 2016) è stata attrezzata con armi di deterrenza nucleare, si tratta dei missili Iskander con una gittata che può raggiungere e colpire a 500 chilometri di distanza, quindi tutti i paesi confinanti della Nato-Otan (Ucraina compresa). Quel che accadde ventitré anni fa, oggi, invece avrebbe trovato posto nel Titolo: il Mare di Barents (epicentro di crisi politica di primo livello) contatto aereonavale Russia-Nato per mezzo dell'estremo lembo di terra settentrionale scandinava, e il Mare Baltico invece (vedi Kaliningrad oggi segnalato come sopra) epicentro di crisi di secondo livello e di contenimento verso l'occidente da parte della Federazione Russa.
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