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Migranti, intesa tra Giorgia Meloni e Rishi Sunak: "Uniti contro gli arrivi irregolari"

La missione di due giorni del premier per rafforzare partenariato strategico, parlare di migranti e guerra in Ucraina

27 Aprile 2023

talia-Gb, Meloni oggi a Londra: bilaterale con primo ministro Sunak

Meloni-Sunak, fonte: imagoeconomica

Sono giorni intensi per Giorgia Meloni che giovedì 27 aprile a Londra ha incontrato l'omologo Rishi Sunak. La premier si intratterrà nella capitale inglese due giorni, la prima volta che accade, segno dell'importanza che Roma dà ai legami col Regno Unito. Sul tavolo c'è stato lo spinoso tema legato ai migranti, il nodo Kiev e la firma di accordi commerciali. La visita  della leader di Fratelli d'Italia  va secondo le previsioni. I due leader hanno firmato un memorandum di cooperazione strategica fra i due Stati molto articolato. C'è stata piena sintonia sull’Ucraina e un endorsement del capo di governo inglese sulle capacità di Meloni di "garantire stabilità economia" all’Italia.

Il capitolo migranti è stato quello più articolato. Giorgia Meloni appoggia la linea politica di Sunak, contestata anche in Gran Bretagna, contro le migrazioni irregolari. I due Paesi si ripromettono di lavorare insieme sul tema, ritenendo "necessario un cambio di passo nel nostro approccio alla politica migratoria", ma tenendo conto "degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea".

Meloni-Sunak, bilaterale a Londra: sul tavolo guerra in Ucraina e migranti

Si tratta del secondo faccia a faccia ufficiale tra Meloni e Sunak. Il primo avvenne lo scorso novembre alla COP27 in Egitto, "una prima occasione per conoscersi e confrontarsi su una serie di questioni e priorità condivise" raccontavano gli entourage. Già allora si discusse di "lotta all'immigrazione clandestina e alle bande di trafficanti di esseri umani". Un tema che sicuramente all'Italia sta molto a cuore, ancora di più dopo le misure draconiane intraprese dalla Francia, con lo schieramento di 150 poliziotti al confine ed un maggiore rafforzamento in vista dell'estate.

Si è discusso del potenziamento del dialogo con i Paesi di origine, dell'utilizzo dell'intelligence nel contrasto ai trafficanti e dei rimpatri volontari. Negli scorsi giorni fonti inglesi ipotizzavano proprio un asse Italia-Regno Unito in materia di immigrazione per contrastare quello franco-tedesco. Quello attuale è visto come un "crescente scisma ideologico all'interno dell'Europa", che "può essere sfruttato da Gran Bretagna e Italia".

Ad attendere il Premier italiano davanti a Downing Street, anche un gruppetto di contestatori appartenenti ad associazioni liberal londinesi. Meno di una ventina di persone, che con qualche megafono hanno urlato "No to fascist Meloni".

Sul tavolo anche la guerra in Ucraina e accordi commerciali

Più facili i colloqui sul tema guerra in Ucraina, che vede Italia e Regno Unito concordi sul sostegno militare a Kiev. Una strategia che, nonostante siano cambiati entrambi i governi, non è cambiata.

Dall'inizio dell'invasione russa Italia e Regno Unito sono stati tra i più forti sostenitori di Kiev e Meloni, che a quei tempi era all'opposizione, non ha mai fatto mancare il suo sostegno all'allora premier Mario Draghi, seguendone per filo e per segno la linea con il continuo invio di armi militari.

Meloni ha quindi firmato con la controparte inglese il Memorandum of Understanding, importante pacchetto di accordi bilaterali nei settori dell'economia ‘verde’, tecnologie avanzate, scienze della vita, start-up e innovazione digitale ma anche difesa. Il nostro Paese è in prima linea nello sviluppo del programma GCAP/Tempest, iniziativa trilaterale che vede coinvolto anche il Giappone, di valenza strategica, per la progettazione del caccia multiruolo di VI generazione. 

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