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Guerra in Ucraina, l'ambasciatore russo Razov ammonisce l'Italia: "Dare armi porta a escalation"

Per l'ambasciatore russo a Roma, Sergey Razov, "le relazioni con l’Italia si sono notevolmente degradate. Vostro Paese sull'orlo di una crisi energetica"

09 Febbraio 2023

Guerra in Ucraina, l'ambasciatore russo Razov ammonisce l'Italia: "Dare armi porta a escalation"

Sergey Razov, ambasciatore russo in italia. Fonte: Imagoconomica

In merito alla guerra tra Russia e Ucraina, l'ambasciatore russo Sergey Razov ha ammonito l'Italia in merito all'invio di armi a Kiev, asserendo che è un'azione che "può portare solo a escalation. Consegnare "nuovi tipi di armi al regime di Kiev porta solo a un'escalation, al prolungamento del conflitto e a un aumento della distruzione, delle vittime e della sofferenza". Sergei Razov ha pronunciato queste parole in un'intervista rilasciata all'agenzia Ria Novosti. Qui ha sostenuto che l'Italia ha fornito all'Ucraina "armi e attrezzature militari per un valore di un miliardo di euro" e sta preparando "un sesto pacchetto, che comprende il trasferimento di un moderno e costosissimo sistema di difesa aerea".

Guerra in Ucraina, Razov: "Relazioni si sono notevolmente degradate"

Le relazioni bilaterali tra Roma e Mosca "si sono notevolmente degradate", ha poi affermato Sergei Razov. "Da persona che lavora da tempo in Italia come ambasciatore, lo dico con sincero rammarico". E ancora: "I meccanismi chiave del dialogo sono congelati, le restrizioni per le sanzioni aumentano ed il regime di Kiev riceve sempre più nuovi tipi di armi", ha proseguito Razov, secondo cui "nell'ambito di cinque pacchetti di aiuti, Kiev ha ricevuto armi e attrezzature militari per un valore di un miliardo di euro" ed è "in preparazione un sesto pacchetto, che comprende il trasferimento di un moderno e costosissimo sistema di difesa aerea".

Italia-Russia, Razov: "Vostro Paese sull'orlo di una crisi energetica"

L'Italia, sempre secondo l'ambasciatore russo a Roma Sergei Razov, è un Paese oggi "sull'orlo di una crisi energetica" dopo la decisione di interrompere le importazioni di gas russo sostituendole con l'aumento dei volumi provenienti da Algeria, Azerbaigian e dal Nord Europa, "tuttavia, le tariffe del gas per le imprese e le famiglie sono aumentate". 

"Auguriamo di cuore agli italiani un rapido superamento delle difficoltà nel campo dell'approvvigionamento energetico, ma rimane senza risposta la questione se valesse la pena mettere a rischio la loro economia e il benessere dei cittadini per ragioni politiche", ha concluso l'ambasciatore.

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