31 Gennaio 2023
Gli Alleati iniziano a discutere l'eventuale fornitura all'Ucraina dei caccia F16 richiesti dal presidente Zelensky. L'asse USA-Germania si conferma con una stroncatura, mentre la Francia non è così netta.
Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky pressa sull'aumento di armi alla sua Nazione e chiede di "accelerare la fornitura e l'apertura di nuove opzioni di armamento necessarie per l'Ucraina". A due giorni dall'ok sui carri armati Leopard 2 tedeschi e Abrams americani, Zelensky già puntava ai caccia F16, gli aerei da combattimento.
Gli Alleati hanno iniziato a discuterne, ma il fronte, almeno per il momento, non sembra unito. Un primo ma deciso "no" è arrivato dal presidente americano Joe Biden interrogato in merito dai giornalisti. L'asse con la Germania si conferma nell'immediato sostegno da Berlino.
La portavoce del governo tedesco Christiane Hoffmann ha ribadito che "è il momento sbagliato" e che sul tavolo delle forniture di armi per il cancelliere Olaf Scholz "in gioco non ci sono" aerei da combattimento. Washington e Berlino erano state le più restie all'invio anche dei carri armati, ma poi avevano accettato.
Il presidente ucraino però spara una richiesta dopo l'altra: dopo i tank, i missili, i jet, ora vorrebbe anche i sommergibili tedeschi.
Altri Alleati però non hanno chiuso del tutto la porta. Emmanuel Macron ad esempio, ha affermato: "Nulla è escluso in linea di principio". Il capo dell'Eliseo fomenta le speranze ucraine sottolineando che con determinati "criteri" rispetti i jet potrebbero essere forniti.
Le condizioni per Parigi sarebbero una "richiesta formulata" ufficialmente dall'Ucraina, che "non vi sia un'escalation", che "non si tocchi il suolo russo" ed infine che "non si arrivi ad indebolire la capacità dell'esercito francese". Il ministro della Difesa dell'Ucraina, Oleksiy Reznikov, è atteso oggi da Macron per discuterne.
Un altro Stato che non sembra troppo contrario all'invio degli aerei militari è la Polonia, che Biden visiterà nei prossimi giorni. Il premier Mateusz Morawiecki ha affermato che una decisione sui caccia, qualora avvenisse, sarà presa solamente in "pieno coordinamento" con la Nato.
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