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Qatargate, Giorgi: "Panzeri e io coinvolti dal 2019. L'Ong Fight Impunity creata per fare affari"

Le indagini sullo scandalo Qatargate continuano, interrogato Giorgi. Panzeri avrebbe iniziato le trattative col Qatar nel 2019, ancora europarlamentare, e avrebbe fondato Fight Impunity solo per interessi. Anche la Mauritania sarebbe coinvolta

28 Dicembre 2022

Giorgi, Panzeri e un diplomatico marocchino

fonte: Imagoeconomica

Qatargate, Francesco Giorgi interrogato dagli inquirenti afferma che Antonio Panzeri era ancora eurodeputato quando ha organizzato il giro di tangenti e che l'organizzazione Fight Impunity sia solo una copertura. Anche la Mauritania sarebbe coinvolta, come riporta il giornale belga Le Soir.

Qatargate, Giorgi: "Panzeri ha iniziato da europarlamentare"

Le informazioni trapelate sull'interrogatorio a Francesco Giorgi riportano le seguenti dichiarazioni: "All'inizio del 2019 è iniziata la collaborazione. Abbiamo definito gli importi, che ho qualche difficoltà a ricordare, per i nostri rispettivi interventi. Era in contanti".

Quando Giorgi parla al plurale si riferisce a lui e ad Antonio Panzeri, l’ex eurodeputato del Pd (poi passato ad Articolo 1) al quale ha fatto da assistente. La rete di corruzione e riciclaggio, quindi, avrebbe avuto inizio prima che Panzeri terminasse il suo mandato nel Parlamento Ue e fondasse l'organizzazione Fight Impunity, teoricamente no profit con sede a Brexelles.

Secondo Giorgi, invece, Fight Impunity sarebbe solo un tentativo di istituzionalizzazione il sistema di favori senza destare sospetti. Le Soir riporta una dichiarazione molto esplicita: "Dovevamo trovare un sistema chiaro che non desse l'allarme". Al momento dello scoppio dello scandalo, la onlus ovviamente nega tutto e ribadisce i suoi scopi umanitari. Le indagini sulle operazioni fiscali della ong continuano.

Qatargate, Giorgi: "Coinvolti Qatar, Marocco e anche Mauritania"

Le rivelazioni dagli interrogatori di Giorgi in Belgio non terminano. Il quotidiano riporta alcuni esempi di come sarebbe avvenuta la corruzione. L'ex assistente parlamentare racconta ad esempio di come Antonio Panzeri abbia regalato soggiorni tutto compreso a Doha, capitale del Qatar, per la Coppa del Mondo. Fa i nomi di alcuni parenti e di alcuni consiglieri politici, ma di nessun parlamentare.

Continua spiegando come anche la Mauritania, non solo il Qatar e il Marocco, sarebbe coinvolta nel giro di mazzette: "La Mauritania ha un problema di immagine. Hanno incaricato il signor Panzeri di decidere cosa fare. Per quanto riguarda la mia retribuzione, ho affittato il mio appartamento in rue de la Tulipe all'ambasciatore della Mauritania. L'affitto era la mia controparte. Il sig. Panzeri ha ricevuto 25.000 euro in contanti".

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