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G20 Bali, la bozza congiunta "di condanna alla guerra in Ucraina": ma non viene citata la Russia

La mancanza della parola "Russia" nella bozza ed una possibile apertura alle trattative di pace

15 Novembre 2022

G20 Bali, la bozza congiunta "di condanna alla guerra in Ucraina": ma non viene citata la Russia

Fonte: Governo.it

La maggioranza dei Paesi del G20 condanna fermamente il conflitto militare in Ucraina "che ha causato un immenso costo di sofferenza umana", ma nella bozza non viene citata la Russia. Una possibile apertura a delle trattative di pace tra i due Paesi in questo momento in fase di stallo ed allo stesso tempo una formula che non attacchi troppo Mosca. La bozza finora recita così, secondo quanto visionato da Bloomberg.

G20 Bali, la bozza congiunta condanna la guerra in Ucraina ma non fa riferimento alla Russia


C'è infatti il riferimento alla "guerra in Ucraina", ma non "guerra russa in Ucraina": un modo affinché anche la maggioranza dei presenti possa accettarla, compresa la Cina. Non può dirsi soddisfatto Zelensky che ha proprio approfittato della manifestazione per elencare le sue 10 proposte di pace, affinché si arrivi ad un cessate il fuoco in Ucraina. Nessun incontro con il suo omologo Putin. La dichiarazione completa cita: "La maggior parte dei membri del G20 ha condannato con forza la guerra in Ucraina e ha sottolineato che sta causando immense sofferenze umane e esacerbando le fragilità esistenti nell'economia globale.

Esistono altri punti di vista e diverse valutazioni della situazione e delle sanzioni. Riconoscendo che il G20 non è il forum per risolvere le questioni di sicurezza, evidenziamo che le questioni di sicurezza possono avere conseguenze significative per l'economia globale. Ci impegniamo pertanto a intraprendere azioni urgenti per salvare vite umane, prevenire la fame e la malnutrizione, in particolare per affrontare le vulnerabilità dei Paesi in via di sviluppo, e chiediamo un'accelerazione della trasformazione verso un'agricoltura sostenibile e resiliente".


Il tema è stato anticipato dal presidente indonesiano Joko Widodo che ha aperto il summit. "La collaborazione è necessaria per salvare il mondo", ha dichiarato. "Essere responsabili significa mettere fine alla guerra, se la guerra non finisce sarà difficile prendere decisioni per le generazioni future: non dobbiamo permettere al mondo di cadere in una nuova guerra fredda", ha detto.

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