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Guerra del gas, Ue "congela" i visti russi. Pechino pagherà il gas in rubli e yuan

Ulteriore attrito tra eurozona e Russia: l’EU sospende l’accordo per i visti agevolati del 2007. Pechino si smarca dal dollaro per trattare con la Russia

06 Settembre 2022

Guerra del gas: l’EU “congela” i visti Russi: “Niente fiducia per la Russia”. Pechino pagherà il gas in rubli e yuan

Da esteri.it

In seguito alla sospensione delle forniture di gas annunciate da Mosca, l'Unione Europea ha deciso di "rivedere" il milione di visto Schengen rilasciati a cittadini della Federazione Russa: una mossa che esaspera la lacerazione ormai insansabile tra UE e Federazione Russa. Intanto, Pechino e Mosca si mettono d'accordo per utilizzare le valute nazionali per la compravendita di gas, portando in atto il programma di smarcamento dal dollaro lungamente nel programma dei due alleati.

Guerra del gas, Ue "congela" i visti Russi. Pechino pagherà il gas in rubli e yuan

Dopo avere annunciato l'interruzione dell'accordo del 2007 che agevolava le procedere di rilascio di visti Schengen, l'Unione Europea ha portato all'estremo l'attrito con la Russia mettendo in questione la validità stessa dei numerosissimi visti in possesso di cittadini russi. La ragione? Ufficialmente, una ulteriore condanna dell'aggressione russa: de facto, una chiara ritorsione per l'interruzione delle forniture di gas russo, come testimoniato dal fatto che i rappresentanti EU abbiano ribadito il fatto che la Russia "non meriti alcuna fiducia", alludendo alla chiara rottura degli accordi energetici da parte di Mosca.

Il comunicato ufficiale del Parlamento Europeo insiste sulla immeritatezza della Russia nel "beneficiare di agevolazioni per i visti fino a quando continua a condurre la sua politica estera distruttiva e l'aggressione militare nei confronti dell'Ucraina, dimostrando un completo disprezzo per l'ordine internazionale", mentre Von Der Leyen parla di "fiducia distrutta", insistendo sul fatto che è sulla fiducia stessa che si fondano gli accordi di agevolazione. 

Intanto i portavoce cinesi hanno fatto sapere che pagheranno il gas russo in parte in rubli in parte in yuan, mettendo le basi per una collaborazione finanziaria di lunga durata e di potenziali agevolazioni nel futuro. Dunque, un chiaro passo nella direzione di abbattere "l'egemonia del dollaro" verso il mondo "multipolare", non più segnato dallo strapotere degli Stati Uniti, a cui spesso i comunicati russi e cinesi fanno riferimento.

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