14 Maggio 2022
fonte: imagoeconomica.it
Se la Finlandia e la Svezia dovessero entrare nella Nato, la Russia "non rimarrà senza una reazione politica". Ad affermarlo oggi, sabato 14 maggio 2022, è il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko, che precisa: "Mosca non ha intenzioni ostili" nei confronti di Helsinki e Stoccolma, ma una mossa di questo tipo potrebbe provocare brusche reazioni da parte del Cremlino. Tuttavia - dice ancora Grushko - "è presto per parlare di dispiegamento delle forze nucleari russe nella regione baltica in caso Finlandia e Svezia dovessero entrare ufficialmente nella Nato".
"La Russia agirà se la Nato dispiegherà forze nucleari e infrastrutture vicino al confine", aggiunge poi il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko. Lo riporta l'agenzia russa Interfax, rilanciata dalla Bbc. Infine il vice di Sergej Lavrov lancia una pesante accusa all'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico: "Vuole militarizzare tutto quello che è alla sua portata".
Per entrare nella Nato, sia la Finlandia che la Svezia dovrebbero comunque prima superare diversi "step". Il primo consiste nell'avere il via libera dal proprio Parlamento, che deve essere antecedente alla presentazione formale della domanda scritta. In secondo luogo gli Stati devono far parte dell'Europa ed essere in possesso di determinati requisiti politici e sociale. Infine tutti i Paesi membri - come si legge nell'articolo 10 dello statuto dell'Organizzazione - devono dire sì. Basta quindi un solo "no" a bloccare la porte della Nato a Finlandia e Svezia.
Il veto a Finlandia e Svezia nella Nato potrebbe arrivare, in particolare, da un paese: la Turchia. Ieri il presidente di Ankara Recep Tayyip Erdogan ha detto che l'ingresso nell'Organizzazione di questi due Stati sarebbe "un grave errore" in quanto tanto Helsinki, quanto Stoccolma sembrano "ospitare terroristi del Pkk", ovvero il Partito dei Lavoratori del Kurdistan.
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