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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Guerra in Ucraina, perché l'Italia deve rimanere neutrale e difendere la pace

Esistono tre motivi per cui l’Italia dovrebbe, o avrebbe dovuto, mantenersi neutrale

02 Maggio 2022

Probabilmente è troppo tardi, giacché l’Italia è già in guerra. E, tuttavia, desidero esibire i tre motivi per cui l’Italia dovrebbe, o avrebbe dovuto, mantenersi neutrale, perorando le ragioni della pace. In primis, il motivo che dirò “costituzionale”: l’articolo 11 mette al bando la guerra tanto come mezzo d’offesa, quanto come strumento atto a dirimere le controversie internazionali. Il secondo motivo è di ordine filosofico e ideale: l’Europa di Kant, di Spinelli e di Husserl dovrebbe idealmente essere quella del dialogo e della ragione, della pace e della diplomazia. Non si diceva sempre che la UE ci avrebbe protetti dal ritorno delle guerre nel nostro Continente? Terzo e ultimo argomento, più prosaico mi rendo conto, è quello connesso all’interesse economico: l’Italia non ha alcun motivo per fare la guerra a chi – la Russia – non ha mai fatto nulla di male all’Italia e, oltretutto, ha solo da rimetterci, sul piano stricto sensu economico, ma poi anche per quel che concerne i rischi nucleari ovviamente; insomma, è una guerra che offende la Costituzione, il Logos e l’interesse nazionale. Una guerra fatta solo perché ce l’ha ordinato Washington.

di Diego Fusaro

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