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Putin teme di essere avvelenato: sostituito l'ex staff di 1000 persone con uno nuovo

Vladimir Putin alla vigilia dello scoppio della guerra in Ucraina ha optato per una decisione drastica: via tutti. Lo zar ha anche un team di assaggiatori personale

18 Marzo 2022

Il Daily Beast lancia la bomba. Vladimir Putin avrebbe sostituito il suo intero staff di mille persone con un altro nuovo. Il motivo? Lo zar teme di essere avvelenato. La decisione alla vigilia dello scoppio della guerra in Ucraina in cui Putin ha pensato bene di tagliare il cordone ombelicale di tutte quelle manovre anche interne che potessero metterlo fuori gioco.

Putin e il timore di essere avvelenato

Il veleno è il metodo più usato fin dai tempi dell'ex Unione Sovietica. Non sono pochi i russi che si oppongono alla guerra rinominati "feccia", "traditori", da "sputare come moscerini", a cui si aggiunge la paranoia del premier russo che qualcuno potesse nascondersi nella sua residenza per tentare di farlo fuori. Addetti alla lavanderia, segretarie, cuoche, e tutto il personale domestico strettamente legato al Cremlino è stato fatto fuori lo scorso mese.

Putin avrebbe anche degli assaggiatori personali (e per lui non è una novità, li aveva adottati già in passato): a loro fa appunto assaggiare il cibo prima che lo mangi lui stesso. Una consuetudine tra i grandissimi leader nazionali. Che il veleno sia il metodo preferito per uccidere in Russia, Putin dovrebbe saperlo dato che si ritiene che i suoi agenti abbiano ucciso. Alexander Litvinenko, ex agente dei servizi segreti e poi dissidente è stato ucciso proprio così, aggiungendo del polonio a una tazza di tè nel 2006.

Nel 2018, la stessa fine avrebbe potuto fare l'ex spia Sergej Skripal, avvelenatosi tramite una spruzzata di veleno sulla sua porta d'ingresso. Si presupponeva che spiasse Putin. Skripal e la figlia sono rimasti in vita per miracolo. E naturalmente il caso più eclatante l'avvelenamento del leader dell'opposizione Alexei Navalny con cui deve ancora combattere.

Quali sono i metodi di avvelenamento più usati in Russia?

Le vittime hanno tutte una fine diversa, ma sono accomunate dall'uso del veleno. Come Viktor Yushchenko, un politico ucraino che durante le elezioni del 2004 si ammalò dopo essere stato avvelenato con la diossina. Il russo si salvò e vinse le elezioni ma vive con la faccia sfigurata. L'11 settembre 2004, uno stretto collaboratore di Putin, Roman Tsepov, dopo un tè preso a una sede del Fsb, il servizio segreto russo, ebbe anche un malore e morì dopo 13 giorni di sofferenze. Le analisi sul corpo di Tsepov parleranno di un avvelenamento da materiale radioattivo.

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