03 Marzo 2022
Potrebbe essere Odessa la prossima tappa dell'invasione russa in Ucraina. La città sul Mar Nero sarebbe infatti ormai nel mirino dell'esercito di Mosca, che starebbe preparando uno sbarco via mare per le prossime ore. Secondo le informazioni raccolte dall'intelligence Usa, la Russia starebbe accumulando uomini e mezzi nella vicina Crimea, in attesa di sferrare l'attacco finale alla città.
Se il colpo riuscisse, sarebbe la seconda città di grandi dimensioni ad essere conquistata da Mosca dopo Kherson, presa nella giornata di mercoledì dopo intensi combattimenti. La presa di Kherson è inoltre di fondamentale importanza strategica per un successivo assalto a Odessa. In questo modo i russi potrebbero riuscire a controllare gran parte se non tutta la sponda meridionale dell'Ucraina, facendo giungere i rinforzi per l'invasione direttamente via nave dal Mar Nero.
Stando sempre ai servizi segreti americani, in previsione dell'attacco le autorità di Odessa avrebbero chiesto ai propri cittadini di nascondersi nei rifugi presenti. Al momento nelle acque prospicenti alla città sarebbero presenti quattro grandi navi da guerra russe e tre motoscafi equipaggiati con missili. Ciò è stato confermato dallo stato maggiore dell'esercito ucraino, precisando inoltre come nelle prossime ore la Russia lancerà un attacco mirato con lo scopo ultimo di impadronirsi della città portuale.
Nel frattempo sale la tensione di fronte a Odessa, dopo che due siluri hanno colpito e affondato una nave cargo estone battente bandiera panamense. Con un messaggio su Telegram, il consigliere del ministro dell'Interno ucraino, Anton Gerashchenko, ha dichiarato che: "Due siluri hanno affondato la nave mercantile. Ci sono vittime tra l'equipaggio. L'equipaggio era composto da 6 persone, di cui due, il capitano e il cuoco, si stanno dirigendo verso la riva sulla scialuppa di salvataggio".
Fonti militari di Kiev hanno affermato che la Marina russa presente nel Mar Nero avrebbe costretto la nave cargo ad entrare all'interno di un'area pericolosa, per poi successivamente usarla come scudo e coprire in questo modo i movimenti delle proprie navi da guerra. Autorità ucraine hanno poi precisato che per mantenere la sicurezza della navigazione civile "la Marina delle Forze armate ucraine ha chiuso la navigazione nella parte nordoccidentale del Mar Nero. Allo stesso tempo la Flotta russa del Mar Nero continua le tattiche delle forze di terra russa cercando di nascondersi dietro le vite dei civili".
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