15 Febbraio 2022
Elon Musk, è da tempo impegnato in Neuralink, per la precisione dal 2017, ossia una società che si occupa di sviluppare interfacce neurali impiantabili. Chip da impiantare nel cervello. Dopo diversi anni l’azienda, qualche settimana fa, aveva dichiarato di essere pronta a compiere il grande passo. L’avvio dei test clinici sugli esseri umani. Tutto sembrava andare nella direzione giusta, ma, notizia recente è quella che riguarda la morte di 15 delle 23 scimmie a cui erano state impiantati i chip cerebrali Neuralink.
La notizia sul progetto Neuralink di Elon Musk è stata diffusa dal gruppo animalista Physicians Committee for Responsible Medicine. Il direttore Jeremy Beckham ha dichiarato "Praticamente ogni singola scimmia con impiantato il chip di Neuralink ha manifestato sintomi piuttosto debilitanti".
I chip Neuralink sono stati impiantati praticando dei fori sul cranio delle scimmie. Secondo quanto emerso nel report, un primate ha sviluppato un'infezione cutanea sanguinosa e ha dovuto essere soppresso. Un altro è stato trovato senza dita delle mani e dei piedi, "forse a causa di automutilazione o per qualche altro trauma non specificato", e ha dovuto essere abbattuto. Un terzo, poco dopo l'intervento chirurgico, ha iniziato a vomitare e dopo alcuni giorni ha manifestato segni di stanchezza; l’autopsia ha poi rivelato che sull'animale era in corso un'emorragia cerebrale.
Il PCRM ha presentato una denuncia al dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, ponendo accuse pesanti all’Università della California Davis e Neuralink, vale a dire di nove violazioni dell'Animal Welfare Act (violazioni contro il benessere animale): "Molte scimmie, se non tutte, hanno sperimentato una sofferenza estrema a seguito dell’installazione degli impianti sperimentali altamente invasivi, che hanno prodotto infezioni negli animali, compromettendo significativamente la loro salute, così come l'integrità della ricerca", ha dichiarato il gruppo.
Un portavoce dell’università ha risposto alla denuncia, dichiarando: "Ci sforziamo di garantire la migliore cura possibile agli animali a noi affidati. La ricerca sugli animali è strettamente regolamentata, e la UC Davis segue tutte le leggi e i regolamenti applicabili, compresi quelli del dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti". Il portavoce ha aggiunto che l'università ha smesso di lavorare con Neuralink nel 2020 mentre l’azienda di Musk non ha rilasciato alcuna dichiarazione.
Elon Musk lo scorso mese dichiarò di essere cautamente ottimista sul fatto che gli impianti potrebbero permettere alle persone tetraplegiche di camminare. Ma i fatti finora gli non danno ragione. Neuralink è stata fondata nel 2016 con l'obiettivo di aiutare le persone a recuperare le loro funzioni fisiologiche compromesse da lesioni cerebrali traumatiche e del midollo spinale. Il progetto ha attirato un grande interesse da parte di celebrità come il rapper Lil Uzi Vert, e le persone che soffrono di paralisi che alla luce delle ultime notizie si vedono ulteriormente scoraggiate. Queste ultime attraverso i social, avevano dichiarato a Musk di voler prendere attivamente parte alle sperimentazioni umane. Ma la denuncia dell’associazione potrebbe cambiare le carte in tavola.
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