05 Novembre 2021
Fonte: Pixabay
In Cina la situazione ambientale va sempre peggiorando. Lo smog ha raggiunto livelli critici, tanto da costringere le autorità di Pechino a chiudere alcuni tratti autostradali a causa della scarsa visibilità e di vietare le attività all'aria aperta nelle scuole.
Mentre il mondo affronta il complesso tema dell'inquinamento alla conferenza Cop26, a cui la Xi Jinping ha deciso di non partecipare, la Cina si trova in piena crisi a causa del forte smog. L'aumento di questo fenomeno nell'aria è dato dalla decisione del governo centrale di aumentare, rispetto al 2020, la quota delle emissioni di gas a effetto serra, andando controcorrente rispetto al resto del mondo.
La decisione del governo centrale è stata quella di negare il collegamento tra lo smog e l'aumento delle emissioni, attribuendo tutto a "fenomeni meteorologici". In molte aree la visibilità si è ridotta di oltre 200 metri e sta creando grossi disagi alla circolazione. L'unica soluzione è stata chiudere dei tratti di strada che collegano Pechino con le città principali, ossia: Shangai, Tianjin e Harbin. La Cina nonostante questa grave situazione dovrà ospitare a febbraio del 2022 le Olimpiadi invernali, che coincideranno con il capodanno cinese (festa della primavera).
A fare un quadro e riferire della situazione inquinamento in Cina ci ha pensato l'ambasciata degli Stati Uniti d'America a Pechino. Attraverso una stazione di monitoraggio, nella mattina di oggi 5 novembre 2021, hanno analizzato i livelli di smog. La cifra intorno a cui ruotano tali livelli è di oltre 220, fin troppo superiori allo standard mondiale consigliato dall'OMS, che sarebbe 15. In una nota, l'ambasciata statunitense ha definito la situazione come "molto malsana".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia