07 Maggio 2021
Fonte: lapresse.it
Il vaccino contro il Covid Sputnik e i suoi omologhi russi sono "semplici e affidabili come un fucile d’assalto Kalashnikov". Parola di Vladimir Putin, il quale si è espresso in questi termini durante un incontro televisivo con il vice primo ministro Tatiana Golikova. Un tono, quello di Putin, che suonava minaccioso più che ironico, a dire la verità.
"Al momento i nostri farmaci, li conoscete, sono basati su tecnologie e piattaforme usate da decenni", continua Putin. E "adesso c’è anche lo Sputnik light", afferma. "Sono abbastanza moderni e attualmente i più sicuri. E un esperto europeo ha detto che sono affidabili come un Kalashnikov. Non lo abbiamo detto noi, un esperto europeo lo ha detto e ha ragione, gli credo. Semplici e affidabili come un Kalashnikov", ribadisce il presidente russo.
Lo Sputnik light è un vaccino monodose annunciato recentemente da Mosca. Si tratta di un vaccino monodose contro "tutte le varianti". Sviluppato dal Centro di epidemiologia e microbiologia Gamaleya, anche questo preparato non richiede condizioni logistiche e di stoccaggio speciali. Buone notizie anche sul fronte economico, dato che costa appena 10 dollari. "L’efficacia del vaccino monocomponente Sputnik Light è stata del 79,4% dal 28esimo giorno dopo aver ricevuto l’immunizzazione. Il tasso di efficacia è di circa l’80% superiore ai tassi di efficacia di molti vaccini che richiedono due dosi", si legge in una nota del Fondo russo per gli investimenti diretti.
Ma se questo vaccino è "così bello e così sicuro", quando potrebbe arrivare in Italia? Una domanda che molti si stanno ponendo. E giustamente, perché più vaccini contro il Covid ci sono a disposizione, più persone vaccinate ci saranno. Eppure la risposta alla domande potrebbe non essere la risposta che ci aspettiamo. Ci sono stati infatti ennesimi "ritardi" nelle ispezioni da parte dell'Ema ai siti di produzione del vaccino anti-Covid russo Sputnik. Ufficialmente si tratta di rinvii dovuti a una "richiesta dell'azienda". Sembra però certo che in Europa e in Italia ci sia una reticenza a utilizzare questo vaccino, in quando si teme che possa contribuire a ingrandire l'influenza, economica e politica, di Putin nel Vecchio Continente.
"L'ispezione dei siti produttivi avverrà a maggio", hanno fatto sapere fonti dell'Ema. Si tratta di ispezioni "fondamentali", proseguono le stesse fonti. Perché "insieme a una serie di altri dati che non abbiamo ancora ricevuto dall'azienda, ma che speriamo di ricevere in tempi rapidi, per noi sono importanti per procedere a una eventuale autorizzazione. Senza di questi, per noi è impossibile capire quale può essere la tempistica di un'autorizzazione".
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