07 Ottobre 2025
Luigi Lovaglio, Vittorio Grilli, Giuseppe Castagna, Alessandro Melzi d'Eril, Giampiero Maioli
Mentre si delinea il Terzo Polo "allargato" tra Mps-Mediobanca con Banco Bpm e Crédit Agricole Italia, come anticipato da Il Giornale d'Italia, l’assetto della possibile governance potrebbe ruotare attorno a una presidenza affidata a Vittorio Grilli e a una guida operativa sotto la regia di Luigi Lovaglio come amministratore delegato.
Il gruppo si articolerebbe in tre divisioni strategiche, secondo rumor raccolti dalla nostra testata: il Retail affidato a Giuseppe Castagna in qualità di CEO con vice Maurizio Bai, attuale vice DG di MPS, poi il Corporate & Investment Private Banking (CIPB) guidato da Alessandro Melzi d’Eril, che si è appena dimesso da Anima per salire alla guida di Mediobanca come CEO accanto al Presidente Grilli, come anticipato da Il Giornale d'Italia, e attività in ambito "Insurance - Asset Mngt".
La divisione Insurance - Asset Management potrebbe essere costituita su indicazione del governo per sostituire Natixis nella join venture con Generali, forte della partecipazione del 13%, traguardando masse gestite per oltre 1.900 miliardi. Tali masse poi potrebbero essere anche gestite in sinergia con CIPB. Resta inoltre da definire l'interesse di Intesa Sanpaolo a diventare partner, seppur Ca' De Sass abbia smentito l'interesse, nonché il ruolo richiesto dai francesi di Crédit Agricole Italia, all'interno del nascente Terzo Polo a seguito del conferimento della ex Cariparma.
Tra le opzioni potrebbe esserci un italiano, ma Crédit Agricole Italia potrebbe proporre un proprio candidato perché è forte del 20% all'interno di Banco BPM.
In futuro potrebbe esserci anche lo scorporo della "quarta gamba", ovvero il Private Banking Wealth Management da integrare insieme a Banca Generali creando la quarta divisione, guidata dall'amministratore delegato Gian Maria Mossa.
Grilli avrebbe già definito la salita alla Presidenza dell'intero gruppo in sede di accettazione della carica a Presidente di Mediobanca che, diventando una divisione del nascente Terzo Polo, non avrà più un suo CdA, analogamente a quanto accaduto con Banca Imi all'interno di Intesa Sanpaolo, che ora è solo una divisione.
In ogni caso la partita per la definizione delle future nomine dovrà ancora essere messa a punto e vedrà una maggiore chiarificazione nel prossimi due mesi.
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