08 Gennaio 2025
Bper Banca, Gruppo Hera e Crédit Agricole Italia, dopo Generali ed Enel danno via al 2025 puntando su nuovi bond destinati a soddisfare la crescente domanda degli investitori. Le aziende continuano a cercare extra-rendimento, avviando il nuovo anno con importanti emissioni obbligazionarie a medio-lungo termine.
Bper Banca, sotto la guida di Gianni Franco Papa, ha avviato il collocamento di un’obbligazione senior per un massimo di 500 milioni di euro. Il bond, con scadenza a sei anni e opzione call al quinto anno, offre un rendimento iniziale indicato intorno ai 165 punti base sulla curva swap. L’operazione è gestita da Citi, Goldman Sachs, HSBC, JP Morgan, UBS e Unicredit.
Crédit Agricole Italia punta su una scadenza più lunga, proponendo un bond a scadenza 9 anni, garantito da mutui con termine al 15 febbraio 2034. Con un rendimento indicativo di 100-105 punti base e un importo massimo di 750 milioni di euro, l’emissione è gestita da Crédit Agricole CIB come coordinatore globale e e Bbva, Crédit Agricole Cib, Lbbw, Mediobanca, Natixis, Raiffeisen Bank e Unicredit come bookrunner.
Hera, sulla scia di Generali si unisce al mercato delle emissioni green. La società ha lanciato un bond senior di 500 milioni di euro con scadenza a sei anni e mezzo, prevista per il 15 luglio luglio 2031 e rendimento stimato tra 135-140 punti base. Tra i coordinatori figurano Banca Akros, Barclays, Bnp Paribas, Deutsche Bank, Unicredit, Mps, Bbva, Bper, Crédit Agricole Cib, Imi Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Santander.
Secondo Ofi Invest AM, il 2025 si prospetta favorevole per i bond corporate. Geoffroy Lenoir ed Eric Turjeman, Co-CIO Mutual Funds, evidenziano come il calo dei tassi di default, stimato al 2,7% entro fine anno renda le obbligazioni aziendali ancora interessanti. “Tra oggi e la fine dell’anno sarebbe saggio aspettarsi delle performance più moderate, ma, allo stesso tempo, la nostra visione sul settore rimane molto positiva, soprattutto per via delle opportunità di carry molto attrattive e nonostante il calo dei tassi e degli spread” dichiarano. Nonostante spread più ristretti e possibili pressioni in settori come l’automotive, le opportunità nel segmento investment grade e high yield rimangono solide. “Ci aspettiamo performance moderate ma positive”, concludono gli esperti, sottolineando la resilienza del mercato obbligazionario corporate anche in contesti complessi.
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