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Superbonus 110% addio, arriva quello al 90% con il Decreto aiuti quater anche per le villette

Il decreto aiuti quater ha profondamente modificato anche la concessione del superbonus 110% portando la soglia in detrazione al 90%

11 Novembre 2022

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Il superbonus 110% che ha fatto da volano per l'economia durante i due anni di pandemia sarà rimpiazzato dal superbonus 90%, che entrerà in vigore a partire dal 2023. E una delle modifiche volute dal governo di Giorgia Meloni e inserite all'interno del decreto aiuti quater. Inoltre ciò che verrà risparmiato dalla riduzione del 20% del superbonus servirà a rimpiazzare interventi all'interno della manovra di bilancio del 2023 e 2025. La novità è che ci sarà una proroga per le villette unifamiliari. Ma vediamo in che termini.

Superbonus 110% addio, arriva quello al 90%: ecco cosa cambia

A partire dal primo gennaio 2023 il superbonus 110% scenderà come abbiamo detto, al 90%. Ci sarà comunque una proroga per le villette unifamiliari fino al 31 marzo 2023 soltanto se i lavori sono già cominciati e sono a buon punto. In questo caso il superbonus 110% verrà prorogato fino al 31 dicembre 2023. In particolare la proroga si attuerà se si tratta di:
  • una prima casa;
  • con un nucleo familiare al di sotto di una soglia di reddito che è fissata a 15.000€ all'anno. 
Questa soglia però può essere modificata qualora venga istituito il quoziente familiare che è quello introdotto dal governo Meloni.
Il dl Aiuti quater riapre fino al 31 marzo 2023, con aliquota al 90%, la detrazione per le abitazioni unifamiliari sulle quali, al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.

Superbonus 110% addio: ecco cosa cambia per i condomìni

Attualmente per i condomini, gli edifici composti da 2 a 4 unità anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti c’era tempo fino a tutto il 2023 per sfruttare il superbonus 110%.

Ora invece la norma anticipa di un anno – dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2022 – la scadenza del 110%, abbassando al 90% l’aliquota per il 2023.

Superbonus, limiti di reddito

La quota fissata è di 15mila euro all’anno, ma può essere modificata con il quoziente familiare, cioè in base ai redditi degli altri componenti del nucleo familiare. Secondo la bozza del decreto i limiti di reddito saranno così calcolati:

  • 1 componente 15mila euro,
  • coniugi (o conviventi) 30mila euro,
  • coniugi con 1 figlio 37.500,
  • con 2 figli 52.500,
  • per ogni figlio in più si aggiungono altri 15 mila euro.

Superbonus 110%: ecco chi ne usufruirà anche nel 2023

Non per tutti lo sconto si abbasserà dal 110 al 90% dal 1° gennaio 2023: chi presenterà la comunicazione di inizio lavori (la CILA) entro il 25 novembre potrà continuare a ricevere l’agevolazione del 110% per tutti i lavori fatti e pagati nel prossimo anno.

Il 110% è stato confermato anche per tutti gli interventi che comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici, ma soltanto nei casi in cui sia già stata presentata tutta la documentazione. L’unico modo per mantenere l’agevolazione al 110%, quindi, è presentare la CILA nel più breve tempo possibile.

Le novità del superbonus riguardano anche sui lavori già partiti. Significa che chi ha già approvato e mandato avanti le opere, ma senza arrivare al superamento della soglia del 30%, dovrà ora sborsare la differenza tra 110 e 90.

L’aliquota andrà poi a scendere nei prossimi anni secondo questo decalago:

  • dal primo gennaio 2023 la percentuale passerà dal 110 al 90% per le spese sostenute nell’anno;
  • nel 2024 la percentuale passerà al 70%;
  • nel 2025 si arriverà al 65%.

Secondo la bozza del DL, il bonus manterrà l’aliquota del 110% fino al 2025 per gli interventi realizzati dalle Onlus sulle strutture sociosanitarie.

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