11 Novembre 2022
Attualmente per i condomini, gli edifici composti da 2 a 4 unità anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti c’era tempo fino a tutto il 2023 per sfruttare il superbonus 110%.
Ora invece la norma anticipa di un anno – dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2022 – la scadenza del 110%, abbassando al 90% l’aliquota per il 2023.
La quota fissata è di 15mila euro all’anno, ma può essere modificata con il quoziente familiare, cioè in base ai redditi degli altri componenti del nucleo familiare. Secondo la bozza del decreto i limiti di reddito saranno così calcolati:
Non per tutti lo sconto si abbasserà dal 110 al 90% dal 1° gennaio 2023: chi presenterà la comunicazione di inizio lavori (la CILA) entro il 25 novembre potrà continuare a ricevere l’agevolazione del 110% per tutti i lavori fatti e pagati nel prossimo anno.
Il 110% è stato confermato anche per tutti gli interventi che comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici, ma soltanto nei casi in cui sia già stata presentata tutta la documentazione. L’unico modo per mantenere l’agevolazione al 110%, quindi, è presentare la CILA nel più breve tempo possibile.
Le novità del superbonus riguardano anche sui lavori già partiti. Significa che chi ha già approvato e mandato avanti le opere, ma senza arrivare al superamento della soglia del 30%, dovrà ora sborsare la differenza tra 110 e 90.
L’aliquota andrà poi a scendere nei prossimi anni secondo questo decalago:
Secondo la bozza del DL, il bonus manterrà l’aliquota del 110% fino al 2025 per gli interventi realizzati dalle Onlus sulle strutture sociosanitarie.
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