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I Pink Floyd celebrano i 50 anni del disco "Wish You Were Here" con 20mln di copie vendute: dalla riedizione speciale agli eventi a Milano e Roma

Il capolavoro del 1975 torna in una versione rimasterizzata che include rarità inedite e demo storici. A Milano e Roma eventi esclusivi per celebrare uno degli album più influenti della storia del rock

19 Novembre 2025

I Pink Floyd celebrano i 50 anni di "Wish You Were Here": dalla riedizione speciale il 12 dicembre agli eventi a Milano e Roma

50 anni di "Wish You Were Here" Fonte: StageCenta

Cinquant'anni dopo la sua uscita e con oltre 20mln di copie vendute, Wish You Were Here dei Pink Floyd continua a rappresentare uno dei vertici assoluti della musica rock psichedelica e progressiva. Per celebrare questo anniversario, Sony Music pubblicherà il 12 dicembre 2025 una riedizione speciale intitolata Wish You Were Here 50, che permetterà ai fan di immergersi in uno dei momenti più cruciali della storia della band britannica.

L'anticipazione: Shine On You Crazy Diamond in un'unica traccia

Ad anticipare l'uscita della riedizione, è già disponibile in digitale Shine On You Crazy Diamond (pts. 1-9, New Stereo Mix), l'iconico brano riunito per la prima volta in un'unica traccia da 25 minuti. Il nuovo mix stereo, curato da James Guthrie (collaboratore storico dei Pink Floyd dal 1979 con The Wall), restituisce nuova potenza a questo monumento musicale che la band dedicò a Syd Barrett, il geniale frontman originario la cui presenza-assenza ha segnato profondamente la poetica del gruppo.

Gli eventi in Italia: Milano e Roma

Venerdì 21 novembre, a Milano durante la Milano Music Week, l'Est Bar di via Tortona 12 ospiterà dalle ore 18:00 un evento serale dedicato all'album. La serata, pensata anche per chi si avvicina per la prima volta a questo disco, includerà un ascolto live dell'album moderato da Est Radio e un dj set a cura di Est Radio Sound System. La registrazione è disponibile al link https://forms.sonymusicfans.com/campaign/pf/ fino ad esaurimento posti.

Dal 12 al 14 dicembre a Milano (Ripa di Porta Ticinese 47) sarà allestito un pop-up store dedicato all'album, dove sarà possibile acquistare un'esclusiva edizione limitata in vinile bianco di Wish You Were Here.

Il 14 dicembre, l'Auditorium Parco della Musica di Roma ospiterà un evento per audiofili: la nuova rimasterizzazione 2025 sarà ascoltata attraverso un impianto di altissimo livello con diffusori JBL Everest e amplificazione Mark Levinson. Marco Fullone e Giancarlo Valletta arricchiranno l'esperienza con racconti e curiosità sul contesto dell'opera. L'ingresso è gratuito su prenotazione (wywhauditorium@gmail.com), con sei sessioni da 50 posti dalle 10:30 alle 18:15.

La riedizione: formati e contenuti esclusivi

Wish You Were Here 50 sarà disponibile in diversi formati: 3LP, 2CD, Blu-ray, digitale e cofanetto deluxe. Al centro della raccolta si trovano 6 versioni alternative e demo inediti, tra cui:

  • The Machine Song (Roger's demo), il primo demo casalingo presentato da Roger Waters alla band
  • Un mix strumentale inedito di Wish You Were Here che valorizza la pedal steel guitar di David Gilmour
  • The Machine Song (Demo #2, Revisited), un'altra versione demo inedita di Welcome to the Machine
  • La versione completa di Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-9) nel nuovo mix stereo

L'edizione digitale comprende l'album originale con un nuovo mix in Dolby Atmos di James Guthrie, più 25 brani bonus: 9 rarità da studio e 16 registrazioni dal vivo del concerto alla Los Angeles Sports Arena del 26 aprile 1975, catturate dal leggendario bootlegger Mike Millard e ora pubblicate ufficialmente per la prima volta. L'audio live è stato restaurato e rimasterizzato da Steven Wilson.

Il cofanetto deluxe include tutto su 2CD, 3LP in vinile trasparente, Blu-ray, un quarto LP Live At Wembley 1974, una replica del singolo giapponese 7" Have A Cigar / Welcome To The Machine, un libro fotografico con immagini inedite, un comic book con il programma del tour e un poster del concerto di Knebworth.

Il contesto storico: dopo The Dark Side of the Moon

Wish You Were Here arrivò nel 1975, due anni dopo il monumentale successo di The Dark Side of the Moon (1973), album che aveva trasformato i Pink Floyd da promettente band britannica in uno dei gruppi rock più importanti del pianeta. La pressione del successo, unita alla dolorosa assenza di Syd Barrett - il fondatore visionario allontanato dalla band nel 1968 a causa dei suoi problemi psichiatrici - creò il contesto emotivo per questo nuovo lavoro.

L'album fu il primo dei Pink Floyd a raggiungere il #1 sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito, diventando il loro disco più venduto in tempi rapidi. Un successo che consolidò definitivamente lo status leggendario della band.

L'influenza culturale: un manifesto del rock progressivo

Wish You Were Here rappresenta uno dei vertici assoluti del rock progressivo degli anni '70, un'epoca in cui i gruppi britannici spingevano i confini della musica popolare verso territori di complessità compositiva e profondità concettuale mai esplorati prima. L'album dei Pink Floyd divenne un punto di riferimento per generazioni di musicisti, dimostrando come il rock potesse veicolare riflessioni esistenziali profonde senza rinunciare all'accessibilità melodica.

L'influenza dell'album si estende ben oltre il progressive rock: band come Radiohead, The Mars Volta, Porcupine Treee innumerevoli artisti del rock alternativo, del post-rock e della musica elettronica hanno citato Wish You Were Herecome fonte d'ispirazione. La capacità dei Pink Floyd di creare atmosfere sonore immersive attraverso l'uso innovativo degli effetti, dei sintetizzatori analogici e delle strutture compositive dilatate ha ridefinito le possibilità espressive del rock.

I temi universali: assenza, alienazione e critica all'industria

I temi trattati nell'album - l'assenza, l'isolamento, la perdita, la critica all'ipocrisia dell'industria musicale - hanno una risonanza universale che spiega la longevità del disco. Welcome To The Machine è una feroce critica al meccanismo dell'industria discografica, mentre Have a Cigar (con la memorabile battuta A proposito, chi è Pink?, cantata dall'ospite Roy Harper) mette in ridicolo l'ignoranza e il cinismo degli addetti ai lavori.

La title track, Wish You Were Here, è diventata un inno generazionale sulla nostalgia e sul senso di perdita, mentre Shine On You Crazy Diamond resta un capolavoro monumentale di 26 minuti, un omaggio straziante a Syd Barrett che mescola sensi di colpa, frustrazione e ammirazione.

La copertina iconica e l'eredità visiva

Le immagini create da Storm Thorgerson e Aubrey "Po" Powell dello studio Hipgnosis - in particolare la celebre fotografia dell'uomo in fiamme che stringe la mano a un altro uomo in giacca e cravatta - sono diventate icone della cultura pop, simboleggiando perfettamente i temi dell'alienazione e della falsità delle apparenze. L'arte grafica dei Pink Floyd ha influenzato generazioni di designer e ha stabilito nuovi standard per il packaging discografico.

Per celebrare l'eredità di Syd Barrett, il comico, attore e artista Noel Fielding ha realizzato una serie di dipinti originali dedicati a questa figura unica e influente.

Il fascino intatto nel 2025

Nel 2025, il sostegno appassionato per i Pink Floyd resta intatto. La versione restaurata del film Pink Floyd at Pompeii – MCMLXXII ha sbancato i botteghini mondiali, con l'album dal vivo entrato direttamente al #1 della UK Albums Chart (il primo in undici anni e il settimo nella carriera della band) e al primo posto delle classifiche italiane FIMI/GfK. The Guardian ha descritto il film come un ritratto ipnoticamente singolare di una band sull'orlo della grandezza.

Sul sito ufficiale è attivo Dear Pink Floyd Experience (www.pinkfloyd.com/dear-pink-floyd), uno spazio digitale interattivo dove fan di tutto il mondo possono condividere poesie, ricordi e riflessioni ispirate alla musica della band.

Wish You Were Here continua a figurare stabilmente in tutte le classifiche dei migliori album di sempre, testimonianza di un'opera che ha saputo trascendere la propria epoca per diventare patrimonio culturale collettivo. Cinquant'anni dopo, la sua capacità di emozionare e far riflettere rimane intatta, confermando i Pink Floyd come una delle forze creative più importanti nella storia della musica del XX secolo.

Di Massimo Garofalo

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