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"VivaVitArteAltrove. Conoscere il mondo immaginando la somiglianza", a Chiari (Bs) presentato il catalogo della mostra di Luigi Ontani

Acquerelli realizzati tra gli anni ’90 e il 2024,tableaux vivant rielaborati in chiave contemporanea, sculture e maschere, in una speciale cornice narrativa tra immaginazione e somiglianza

29 Giugno 2025

Mostra Ontani - Galleria L'Incontro - Chiari (Bs)

A Chiari, in provincia di Brescia, alla presenza dell’artista, la galleria "L’ Incontro" diretta da Erminia Colossi ha presentato il catalogo della mostra "VivaVitArteAltrove. Conoscere il mondo immaginando la somiglianza" di Luigi Ontani

La mostra

La mostra, curata da Giulia Giambrone, occupa gli spazi della galleria dal 26 ottobre scorso. Il catalogo della mostra vede la presenza del testo critico della curatrice assieme a quello del noto scrittore Aurelio Picca

La mostra presenta un nucleo di 33 acquerelli realizzati tra gli anni ’90 e il 2024, alcuni tableaux vivant (genere reintrodotto da Ontani e rielaborato in chiave contemporanea), sculture e maschere, collocati in una speciale cornice narrativa che si muove all’interno di un’indagine artistica fondata sui concetti d’immaginazione e somiglianza

Esperienza estetica e sinestetica

Il lavoro di Ontani è da intendersi come una gigantesca allegoria: essendo che un’allegoria è per definizione un insieme di simboli (e per simboli sono da intendersi le opere stesse), essi si trovano collocati in un complesso sistema di iper-citazioni concatenate tra loro. In queste è infatti possibile individuare un’esaltazione delle facoltà cognitive e conoscitive dell’uomo, che viene a contatto con la realtà. Immanuel Kant descriveva la facoltà d’immaginare come spontanea e produttiva, operosa e brulicante di concetti; questa attitudine può facilmente convogliare nell’immaginario di Ontani, per il quale il contenuto raccontato dall’oggetto d’arte crea riferimenti e connessioni che stimolano incessantemente il pensiero, migrando successivamente verso concetti altri.

Le conseguenze di tale portata interpretativa, ovvero la combinazione dell’immaginazione da un lato e della somiglianza  dall’altro (della phantasia da un lato e della mimesis dall’altro), fanno dell’opera di Ontani uno strumento decisivo atto alla comprensione dell’esperienza estetica e sinestetica dell’individuo.

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