28 Novembre 2024
Teatro alla Scala
La forza del destino di Giuseppe Verdi è l'opera inaugurale della Prima della Scala, in scena il 7 dicembre 2024 alle ore 18:00. Diretta dal Maestro Riccardo Chailly con la regia di Leo Muscato, l'opera parla di destino, vendetta e redenzione. Fu presentata per la prima volta nel 1862 a San Pietroburgo, poi fu rimaneggiata e la sua versione deifinitiva debutto alla Scala nel 1869. La trama si fonda su un dramma spagnolo di Ángel de Saavedra ed è incentrata su un destino inesorabile che travolge i protagonisti. La musica potente e drammatica riflette le emozioni intense dei personaggi.
L'opera inizia con la storia d'amore tra Leonora e Don Alvaro, un giovane di origini nobili e sconosciute. Quando Don Alvaro accidentalmente uccide il padre di Leonora, il Marchese di Calatrava, mentre cerca di fuggire con lei, si scatena una serie di eventi tragici. Don Carlo, fratello di Leonora, giura vendetta contro Don Alvaro per la morte del padre. Nel corso dell'opera, Don Alvaro e Don Carlo si incontrano e si scontrano ripetutamente. Alla fine, il destino inesorabile si compie: Don Carlo scopre il nascondiglio di Leonora e, durante il duello con Don Alvaro, viene ferito mortalmente. Leonora viene anch'essa ferita e muore tra le braccia di Don Alvaro, che disperato invoca la pace eterna.
L'opera inaugurale della Prima della Scala 2024-2025 vanta un cast molto amato. I protagonisti sono Anna Netrebko nel ruolo di Leonora, Ludovic Tézier nei panni di Don Carlo e Brian Jagde nel ruolo di Don Alvaro.
Il 7 dicembre 2024, La Forza del destino viene rappresentata in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave e sarà eseguita integralmente nella versione del 1869 ripensata da Verdi per la Scala. L’opera è stata poco rappresentata al Piermarini. Dopo aver inaugurato la stagione 1965/66, è tornata solo nel 1978 e poi dopo oltre vent’anni, quando a riprendere il titolo è Riccardo Muti. Infine viene rappresentata nel 2001, quando i complessi del Mariinskij diretti da Valery Gergiev hanno eseguito la sua versione di San Pietroburgo del 1862.
Il sovrintendente Dominique Meyer, con un pizzico di nostalgia per il mancato rinnovo del suo mandato (nominato direttore esecutivo dell’Orchestre de Chambre di Losanna, resterà sovrintendente del Teatro alla Scala fino a febbraio), ha spiegato l'assenza dell'opera nelle stagioni scaligere: “Perché richiede un cast artistico ideale. Perciò sono contento di riunire in questa produzione, che inaugura l’ultima stagione che presiedo, gli artisti compagni di strada che ci hanno seguito in un lungo percorso”.
Il direttore musicale Riccardo Chailly ha commentato: “Sono stati cinque anni importanti in questo teatro. La Scala vanta una grande storia. E ‘La forza del destino’ doveva tornare a inaugurare dopo tanto tempo. Questo titolo ha pagine musicali elevatissime, chiede voci importanti e un impegno eccezionale. Non solo per i protagonisti ma anche per il coro (diretto da Alberto Malazzi, ndr) che ha un ruolo centrale in quest’opera”. Per dare una certa continuità a questa rappresentazione integrale, per legare le scene una all’altra il regista Leo Muscato ha puntato sull’idea di un movimento rotatorio: “Una ruota del destino in continuo movimento con i personaggi che si muovono in direzione opposta, avanzando con ostinazione attraverso scenari che cambiano continuamente. La forza del destino non si limita ai drammi personali. Qui la prospettiva è molto più ampia e la tragedia dei protagonisti è immersa in un mondo in continuo movimento, popolato da soldati, pellegrini e viaggiatori. Un universo vivo e pulsante, che ha come sfondo una guerra che travolge tutti quanti”.
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