02 Ottobre 2024
Carlo Orsi, Luca Verdone, Liliana Cavani, Fabrizio Moretti
In occasione della Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Firenze, il segretario generale Fabrizio Moretti ha consegnato questa mattina nel Salone del Trono di Palazzo Corsini i PREMI BIAF 2024 alle opere più belle presenti in mostra e Luca Verdone il premio "LORENZO D'ORO"a Liliana Cavani per aver illustrato nel mondo, con le sue opere cinematografiche e teatrali, ll patrimonio culturale italiano. La giuria del premio Lorenzo d’Oro, composta da Giovanni Pratesi, Luca Verdone che è anche curatore del premio istituito nel 2007, Fabrizio Guidi Bruscoli, Claudio Strinati e Enrico Frascione le hanno assegnato il riconoscimento con la seguente motivazione:
"Il suo cinema ha scritto una traccia inconfondibile per la varietà e l’originalità dei temi: dal primo “Francesco d’Assisi” del 1966 al più recente “L’Ordine del tempo” del 2023. La sua filmografia è ricca di capolavori come “Galileo”, “I Cannibali”, “Il Portiere di Notte”, ”Al di là del Bene e del Male”, ”Francesco”, ”Il Gioco di Ripley" per citarne solo una parte, che sono universalmente noti e apprezzati all’Estero. E’ di grande importanza anche il lavoro realizzato per la televisione con opere di fondamentale importanza come “”De Gasperi, l’uomo della speranza,” ”Einstein”, il terzo “Francesco” del 2014." Negli anni sono stati premiati Luciano Emmer, Folco Quilici, Piero Angela, Giuseppe Tornatore, Alberto Angela, Elisabetta Sgarbi, Antonio Paolucci
IL PREMIO PER LA SCULTURA ALLA GALLERIA DI ALESSANDRA DI CASTRO Scultore attivo a Roma nel 1681 (Francesco Maria Nocchieri?, Ancona 1651- 1686) Sansone distrugge il Tempio dei Filistei Terracotta, 85 x 66,5 x 13 cm; 102 x 83 x 13 cm con cornice Roma, 1681 IL PREMIO PER IL DIPINTO ALLA GALLERIA DI MATTEO SALAMON Giacomo Ceruti (1698-1767) Giocatori di carte olio su tela 135x151 cm
IL PREMIO PER L'OGGETTO DI ARTE DECORATIVA ALLA GALLERIA DI ALESSANDRA DI CASTRO
Giacomo Raffaelli (Roma, 1753 – 1836) Nicola De Vecchis (Roma, notizie dal 1795 al 1834) Coppia di vasi di marmo statuario con corone di foglie d’acanto modellate a rilievo nella parte inferiore e sul collo superiore e scanalature verticali lungo tutto il corpo; al centro grande fregio circolare di mosaico minuto con grifoni che si abbeverano a crateri, festoni sorretti da bucrani e uccelli alternati a medaglioni a fondo blu con are e tempietti; basi di porfido Altezza: 58 cm Roma, fine del XVIII secolo
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