Dopo la Rai e la Buchmesse di Francoforte Fratelli d'Italia punta a prendere la Treccani: Sangiuliano vuole Marcello Veneziani. Esclusiva

In principio fu la Rai: è questo che serve a Giorgia Meloni e a Fratelli d'Italia per consolidare il potere nei prossimi anni. L'ambizione non confessata è quella di aprire un ciclo ovvero di restare al potere almeno per due legislature. Questa è la grande sfida. Ma per fare questo, per evitare che il consenso non sia effimero e che non duri una sola estate come accaduto per tanti illustri predecessori (o aspiranti tali) di Giorgia Meloni è necessario strutturare il potere, consolidarlo nella società, nella pubblica amministrazione, nel deep state, nella cultura nei giornali. Tutte cose che i fedelissimi della Meloni già stanno facendo in abbondanza. A cominciare appunto dalla Rai. Ma non basta. Poi è stata la volta di Mauro Mazza nominato alla buchmesse
di Francoforte, uno dei gangli vitali della cultura italiana nel mondo. Ottimo per fare conoscere e divulgare a livello internazionale la nuova narrazione sovranista del potere. Ma c'è di più perché a quanto siamo in grado di rivelare, il governo di destra centro è pronto a mettere a segno un altro colpo, ad impossessarsi di un altro tempio della cultura tricolore: l'enciclopedia italiana Treccani. Fondata nel 1925 da Giovanni Treccani con il nome di Istituto Treccani, per la pubblicazione, su suggerimento di G. Gentile, dell'Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti, fu trasformata da Mussolini in ente di finalità nazionale.
Quando sarà il momento, ovvero quando scadrà il mandato dell'attuale presidente Franco Gallo (mancano soltanto pochi mesi) a quanto siamo in grado di rivelare Gennaro Sangiuliano ha già scelto il nome per sostituirlo: è quello di Marcello Veneziani molti anni orsono consigliere di amministratore della RAI con i governi di Silvio Berlusconi. Anche così Giorgia Meloni intende plasmare il paese.