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Limes, Camporini, Argentieri, Gustincich e Arfaras lasciano la rivista: "Filorussa", Caracciolo nega: "Studiamo conflitti, è geopolitica"

L'uscita del generale Camporini dal Comitato Scientifico di Limes segue quella di altri tre collaboratori, Argentieri, Gustincich e Arfaras che puntano il dito contro la linea editoriale. Ma il direttore Caracciolo precisa: "Noi non facciamo politica, studiamo i conflitti in modo obiettivo"

17 Dicembre 2025

Limes, Camporini, Argentieri, Gustincich e Arfaras lasciano la rivista: "Filorussa", Caracciolo nega: "Studiamo conflitti, è geopolitica"

Il generale Vincenzo Camporini ha annunciato di essere "uscito" dal Consiglio Scientifico di Limes, il prestigioso mensile italiano di geopolitica, parlando di "incompatibilità con la linea politica" e additando sostanzialmente la linea editoriale definendola filo-russa.

Limes, Camporini, Argentieri, Gustincich e Arfaras lasciano la rivista: "Filorussa", Caracciolo nega: "Studiamo conflitti, è geopolitica"

Dal Consiglio Scientifico della rivista Limes, diretta da Lucio Caracciolo, se ne va un altro membro, dopo anni di collaborazione: è Vincenzo Camporini, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica Militare e della Difesa, politicamente schieratosi prima con +Europa, quindi con Azione, candidato - alle Europee 2024 - come calendiano. La notizia è arrivata ieri, 16 dicembre, improvvisa: "Informo i pochi cui può interessare, che sono uscito dal Consiglio Scientifico di Limes per incompatibilità con la linea politica di mancato sostegno ai principi del Diritto Internazionale, stracciati dall'aggressione russa all'Ucraina".

Poche parole che non aggiungono altro, ma lasciano chiaramente intendere quale sia la ragione dell'uscita: la linea editoriale viene implicitamente additata da Camporini come "filorussa", ovvero "schierata politicamente". L'abbandono di Camporini fa riflettere, e si accoda ai già tre casi precedenti nei quali a lasciare Limes erano stati Federigo Argentieriprofessore di scienze politiche e direttore del Guarini Institute for Public Affairs della John Cabot University, Franz Gustincich e Giorgio Arfaras.

Collaboratori, questi ultimi tre, che, fa notare Lucio Caracciolo intervenuto a Otto e mezzo di Lilli Gruber, al momento dell'uscita dal Consiglio, informarono il direttore con un "telegramma di toglierli tassativamente dal Consiglio senza dare motivazione". Argentieri, motivando ad AdnKronos la sua scelta, aveva parlato di "fare scelte chiare, senza ambiguità" e di "pregiudizio strutturale che la rivista ha nei confronti dell'Ucraina".

Il direttore Caracciolo però, commentando i fatti, ha smentito, rivendicando come la natura della rivista non sia politica ma piuttosto di geopolitica, dunque tesa ad "analizzare i conflitti sentendo le voci degli uni e degli altri. Se vogliamo usare una categoria morale, dei 'buoni' e dei 'cattivi', altrimenti non ci capisci niente". "Se vuoi pensare - ha concluso Caracciolo - di avere la Verità te lo racconti; il nostro scopo non è quello di convincere qualcuno ma di mettere a confronto opinioni diverse, quindi anche dei russi. Cosa che, in questo Paese, che molti considerano in guerra con la Russia, sarebbe utile fare. Solo che l'intelligenza del nemico (...) viene evidentemente confusa da qualcuno con l'intelligenza col nemico".

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