18 Novembre 2025
La tutela dei prodotti del made in Italy segna un nuovo punto a favore sui mercati internazionali. L’Istituto nazionale della Proprietà industriale di Parigi ha respinto la richiesta di un’azienda svizzera di registrare il termine “Piadina” come marchio esclusivo in Francia, stabilendo che la denominazione deve rimanere generica e utilizzabile da tutti i produttori. Una vittoria significativa per il Consorzio di promozione e tutela della Piadina Romagnola Igp, impegnato da anni in un articolato lavoro di difesa del prodotto all’estero. La vicenda risale a diversi anni fa, quando la società svizzera aveva depositato in Francia il marchio “Piadina” – scritto con la “P” maiuscola – con l’intento di farne un brand proprietario. Il Consorzio romagnolo si è opposto, sostenendo che il termine identifica un prodotto ormai diffuso e riconoscibile per il pubblico e che, in quanto tale, non può essere monopolizzato da un singolo operatore commerciale. Per suffragare la propria posizione, il Consorzio ha condotto una ricerca di mercato dimostrando che in Francia la parola “piadina” è percepita dai consumatori come nome comune del prodotto, non come marchio distintivo. La sua registrazione esclusiva, sottolineava il Consorzio nel ricorso, avrebbe potuto confondere il pubblico, oltre a entrare in collisione con la denominazione Piadina Romagnola Igp, tutelata a livello europeo. L’ente francese ha accolto le argomentazioni del Consorzio italiano, stabilendo che il termine deve rimanere nel dominio pubblico e che la sua appropriazione esclusiva non è compatibile con la natura generica della denominazione. Il pronunciamento, oltre a evitare il rischio di un potenziale monopolio commerciale, offre un precedente utile nella difesa di altri prodotti tipici italiani soggetti a tentativi di registrazione impropri all’estero.
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