Antico Caffè Greco, tribunale di Roma: “Sfratto immediato e prima del 26 novembre, il locale torni subito all’Ospedale Israelitico”

Il tribunale civile di Roma ha disposto lo sfratto immediato dell'Antico Caffè Greco, evitando di aspettare il 26 novembre, data che era stata decisa per il locale di via Condotti. Il giudice dell'esecuzione ha ordinato "all’Ufficiale giudiziario di eseguire l’immediato rilascio dell’immobile di via dei Condotti numero 85-86 e via delle Carrozze numero 55", ragion per cui il locale tornerà preso all'Ospedale Israelitico. Nell'atto viene ricordata la sentenza con cui nel 2018 era stato condannato "l’Antico Caffè Greco Srl al rilascio dell’immobile sito in via Condotti numero 85-86 in favore dell’Ospedale israelitico" e ribadisce che "i vincoli di interesse storico e culturale sui beni di natura materiale…non possono essere di ostacolo all’esecuzione del provvedimento di rilascio". L'accelerazione è stata imposta in seguito alle vicende penali che hanno coinvolto il titolare Carlo Pellegrini, indagato per aver spostato 300 beni tra cui del valore di 8 milioni di euro € in "locali di sua proprietà". Tra le opere, quadri, sculture e oggetti d'antiquariato.

Roma, indagato gestore di Caffè Greco per aver spostato 300 beni in "locali di sua proprietà", Pellegrini: "Agito per sicurezza, ricorrerò a riesame"

In attesa dello sfratto, i Carabinieri del nucleo tutela patrimonio sono intervenuti sequestrando circa 300 beni che erano stati spostati in un deposito di Carlo Pellegrini "senza comunicazione né autorizzazione". Il gestore si difende: "C'erano problemi all'impianto elettrico, un eventuale incendio avrebbero potuto mettere in pericolo il patrimonio"

Antico Caffè Greco, tribunale di Roma: “Sfratto immediato e prima del 26 novembre, il locale torni subito all’ospedale israelitico”

Per l'Antico Caffè Greco di Roma si prospetta uno sfratto immediato. Qualunque giorno è buono dopo che è stato tolto anche l'ultimo ostacolo all'esecuzione, vale a dire il sequestro di 300 beni.

Caffè Greco, sequestrate le 300 opere d'arte del valore di 8 mln € dopo l'indagine sul gestore: quadri, sculture e oggetti di antiquariato

In attesa dello sfratto che avverrà il 26 novembre, continuano le vicende che coinvolgono il Caffè Greco di Roma

"Ritenuto che le questioni che possano eventualmente insorgere nel prosieguo da un lato circa il rispetto o meno dei predetti vincoli d’uso da parte dell’esecutante, quale proprietaria dell’immobile oggetto di rilascio e dall’altro circa i limiti impressi all’esercizio del diritto di proprietà del soggetto, esecutato sui beni materiali e immateriali sottoposti a vincolo, non trovano ingresso in questa procedura esecutiva e assumono, in caso, rilievo in altre sedi", ha scritto la giudice, secondo cui la questione relativa ai beni vincolati dovrà essere sciolta in futuro indipendentemente dallo sfratto.