02 Settembre 2025
Emilio Fede (imagoeconomica)
Emilio Fede è morto il 2 settembre 2025 all’età di 94 anni, dopo un lungo periodo di fragilità fisica e ricovero nella Residenza San Felice di Segrate, vicino a Milano. I familiari avevano fatto sapere poche ore prima che le condizioni di salute del giornalista, storico conduttore del Tg1, erano drasticamente peggiorate e che "non era più vigile". Poi la notizia del decesso.
"Fino a ieri era ancora lucido. Purtroppo oggi non lo è più", hanno riferito alcuni familiari, mentre le figlie Simona e Sveva hanno rivelato che Fede "ha lottato come un leone".
Negli ultimi anni, il giornalista soffriva di diverse patologie legate all’età avanzata, ma non è stata indicata una malattia specifica come causa morte. Nel 2014 gli era stato erroneamente diagnosticato un tumore al pancreas, con una prognosi iniziale molto negativa, ma successivamente si scoprì che le analisi erano sbagliate. Nonostante ciò, negli anni successivi le sue condizioni si sono progressivamente aggravate, fino al peggioramento decisivo nei giorni precedenti alla morte.
L'ex direttore del Tg4, originario di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, iniziò a collaborare con la Rai nel 1958 nel programma "Il circolo dei castori" assieme a Enza Sampò. È stato poi, per otto anni, inviato speciale in Africa. Arrivato alla conduzione del Tg1 nel 1976 ne divenne direttore nel 1981 per un biennio. Nel 1987 iniziò a lavorare per la Fininvest di Silvio Berlusconi, dirigendo inizialmente Videonews, poi Studio aperto e infine Tg4, il telegioneale di Rete 4.
Nell'agosto del 2024, era diventato virale un video di Emilio Fede nella Rsa di Segrate, registrato da un infermiere che aveva fatto infuriare le figlie del giornalista. "Direttore, ma era meglio Berlusconi o Giorgia Meloni?", chiede il sanitario. L'ex conduttore risponde: "Non ci sono dubbi. Era meglio Berlusconi per tante ragioni. Ciao presidente, ti voglio bene". Poi i due emulano insieme un fuorionda famosissimo di Emilio Fede, diventato un tormentone: "Che figura di merd*a".
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