Milano "banlieue", banda di 6 egiziani minaccia 2 ragazzi di 12 e 16 anni con bull terrier: rimasti in mutande, rubati vestiti, collane e cellulare

Milano come una banlieue. Due fratelli di 12 e 16 anni sono stati accerchiati da un branco di 6 egiziani, aggrediti e rapinati in strada. Un bull terrier utilizzato come arma di intimidazione per farsi consegnare tutto: abiti, catenina e cellulari. I 2 ragazzi sono rimasti in mutande. L’assalto, a pochi passi dal Bicocca Village, è avvenuto sotto gli occhi di diversi passanti. La scena ha lasciato sgomenti i testimoni, che hanno subito allertato le forze dell’ordine.

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In un’intervista, Pellegrino ha dichiarato: “Con queste leggi sull’immigrazione molto permissive, questi immigrati arrivano e si scatenano, cercando di uccidere. È un parco giochi per il terrore. È fottutamente folle. So che l’America ha un grosso problema d’immigrazione, ma qui è peggio”

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È accaduto alle 19 di mercoledì 23 luglio in via Ansaldo, a due passi da viale Sarca. Le vittime, due fratelli di 12 e 16 anni, stavano tornando dal cinema con un paio di amici quando, all’uscita dal Bicocca Village, sono incappati in un gruppo di sei giovani egiziani. Uno di loro teneva al guinzaglio un bull terrier, che ha scatenato la paura nel piccolo gruppo. Mentre alcuni amici riuscivano a fuggire, i due fratelli sono stati bloccati, accerchiati e costretti sotto minaccia a consegnare il cellulare e la collanina. Non contenti, i rapinatori li hanno obbligati a spogliarsi, lasciandoli in mutande.

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Il branco era composto da cinque minorenni, tra i 14 e i 17 anni, e da un diciottenne appena diventato maggiorenne. Tutti di origine egiziana. Dopo la chiamata al 112 da parte di un testimone, sono intervenute due pattuglie: una del commissariato Greco-Turro, l’altra dell’Ufficio prevenzione generale. I sei sono stati fermati poco lontano dal luogo dell'aggressione. Il maggiorenne è stato portato a San Vittore, mentre gli altri cinque sono stati condotti all’Istituto penale minorile Beccaria.

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Fondamentale per la ricostruzione dei fatti è stata la testimonianza di un settimo ragazzo, presente all’episodio ma non coinvolto nell’aggressione. Si è dissociato dal gruppo e ha fornito alla polizia un resoconto dettagliato, perfettamente coerente con quello dei testimoni oculari.

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I due fratelli, ancora sotto shock ma fortunatamente illesi, sono stati soccorsi sul posto.