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Duplice omicidio Bologna, trovati cadaveri di Luca Monaldi di 54 e Luca Gombi di 50 anni in appartamento, uno sgozzato e l’altro eviscerato

Sul caso indaga la squadra mobile della questura di Bologna, che ha già avviato le ricerche per rintracciare un terzo uomo, Gennaro Maffia, coinquilino 48enne delle due vittime

02 Giugno 2025

Duplice omicidio Bologna, trovati cadaveri di Luca Monaldi di 54 e Luca Giombi di 50 anni in appartamento, uno sgozzato e l’altro eviscerato

Questa mattina a Bologna, nel quartiere Bolognina, a pochi passi dal centro storico, 2 uomini, una coppia di coinquilini incensurati, Luca Monaldi di 54 anni e Luca Gombi di 50 anni, sono stati trovati senza vita in un appartamento al civico 15 di piazza dell’Unità, in quello che la polizia ha definito sin da subito un duplice omicidio. Uno è stato sgozzato, mentre l’altro eviscerato. La polizia è alla ricerca dell’assassino, il terzo coinquilino 48enne ora in fuga, Gennaro Maffia.

Trovati cadaveri di Luca Monaldi di 54 e Luca Gombi di 50 anni in appartamento in Piazza dell’Unità, uno sgozzato e l’altro eviscerato

Le vittime, Luca Monaldi e Luca Gombi, una coppia di conviventi, avevano rispettivamente 50 e 54 anni. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, entrambi erano incensurati e vivevano insieme nell'appartamento da tempo. A far scattare l’allarme sarebbe stato un vicino, insospettito dal silenzio e dal cattivo odore proveniente dall’abitazione.

Le condizioni in cui sono stati ritrovati i corpi raccontano una scena di estrema violenza. Il più anziano, 54 anni, nato ad Aresso, è stato sgozzato. Il secondo, 50enne bolognese, è stato eviscerato, presentando una profonda ferita all’addome che ha provocato la fuoriuscita degli organi interni. Entrambi i cadaveri presenterebbero segni compatibili con colpi d’arma da taglio, ma sarà l’autopsia a chiarire le cause esatte della morte.

Sul caso indaga la squadra mobile della questura di Bologna, che ha già arrestato il coinquilino delle due vittime, il 48enne Gennaro Maffia. L'uomo è stato fermato questo pomeriggio in aeroporto a Barcellona, dove era appena atterrato. Maffia, nato in Venezuela, aveva saputo da poco che la coppia aveva venduto casa e che lui avrebbe dovuto lasciare l’alloggio a breve. Questa novità aveva creato tensione con i proprietari e c’erano state delle discussioni nei giorni passati.

Gli investigatori stanno ascoltando i vicini di casa e raccogliendo le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Il quartiere, noto per la sua vivacità e la presenza di diverse comunità, è sotto shock. Al momento non si conoscono né il movente né l’eventuale dinamica dell’aggressione.

L’appartamento è stato posto sotto sequestro e i rilievi della Scientifica sono ancora in corso. Nessuna ipotesi è esclusa, ma gli inquirenti sembrano propendere per una lite degenerata in tragedia.

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