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Papa Leone XIV sull'Ucraina nell'aprile 2022: "Invasione imperialistica da parte della Russia", parole sconvolgenti

Parole sconvolgenti nel 2022, del tutto in linea con la narrazione occidentale

12 Maggio 2025

Papa Leone XIV, la prima messa del nuovo Pontefice nella Cappella Sistina, presentazione ai cardinali che lo hanno eletto in Conclave - DIRETTA

Papa Leone XIV (fonte LaPresse)

Se è vero che, come più volte ho ricordato, è troppo presto per dare un giudizio articolato e complessivo sulla figura di Leone XIV, si possono comunque analizzare criticamente sue posizioni precedenti sui temi più diversi per congetturare quale potrà effettivamente essere il suo indirizzo. Tra questi temi vi è anche, naturalmente, il conflitto ucraino. Come è noto, Bergoglio, la cui teologia del nulla abbiamo sempre criticato da più punti di vista, sul piano del conflitto ucraino aveva mantenuto una posizione ragionevolissima, indicando la ragione primaria del conflitto nell'abbaiare scomposto della NATO verso la Russia. Sembra che, almeno in questo, Leone XIV sia su posizioni ben diverse da quelle di Bergoglio. Come ha mostrato con orgoglio e con zelo "La Repubblica", rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolitico, nel 2022 Leone XIV si espresse nel modo che segue in relazione al divampare del conflitto: disse che era un'invasione imperialistica della Russia. Proprio così, quelle le sue parole. Una frase banale e fuorviante, del tutto organica all'ordine discorsivo dell'Occidente, anzi dell'uccidente liberal-atlantista. L'abbiamo sottolineato infinite volte: la causa del conflitto ucraino è da ravvisarsi nell'espansionismo imperialistico della NATO, degli Stati Uniti d'America e dell'uccidente tutto verso la Russia, mediante una indebita occupazione degli spazi ex sovietici volta a fare scacco a Mosca e a normalizzarla infine in senso liberal-atlantista. Accerchiata, la Russia nel 2022 ha reagito nel modo che sappiamo. Di questa dialettica storica non vi è traccia nelle parole superficiali e vuote di Leone XIV, che semplicemente sembra seguire il discorso dominante e bellicista dell'occidente, secondo cui la Russia di Putin è sempre e comunque per definizione colpevole. Insomma, senza ambagi possiamo dire che, anche sul piano delle relazioni internazionali, le posizioni del nuovo pontefice non sembrano promettere nulla di buono. Speriamo di sbagliare, ovviamente, ma i precedenti ci portano in questa direzione.

Di Diego Fusaro 

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