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Papa Leone XIV eletto l’8 maggio, giorno della festa dell’Arcangelo San Michele, Leone XIII lo invocò nel 1884 dopo aver “visto i demoni e sentito i loro bisbigli e blasfemie”

L’elezione del nuovo Papa, Leone XIV, in questo 8 maggio, giorno della dedicazione a San Michele, appare come un potente richiamo spirituale, non una semplice coincidenza

09 Maggio 2025

Papa Leone XIV eletto l’8 maggio, giorno della festa dell’Arcangelo San Michele, Leone XIII lo invocò nel 1884 dopo aver “visto i demoni e sentito i loro bisbigli e blasfemie”

L’ 8 maggio, giorno in cui la Chiesa celebra la festa dell’Arcangelo San Michele, è stato eletto Papa Leone XIV. Un nome carico di significato e memoria, che richiama direttamente la figura profetica di Papa Leone XIII e la sua sconvolgente esperienza mistica vissuta 140 anni fa, quando invocò proprio San Michele dopo aver “visto i demoni e sentito i loro bisbigli e blasfemie”.

Papa Leone XIV eletto l’8 maggio, festa dell’arcangelo San Michele, invocato nel 1884 da Leone XIII contro i demoni

Era il 13 ottobre 1884. Papa Leone XIII, al termine della celebrazione della Santa Messa nella sua cappella privata, fu colto da una visione terribile. Improvvisamente pallido e scosso, si bloccò ai piedi dell’altare, come assente dal mondo circostante. I cardinali presenti lo osservarono con crescente preoccupazione. Ripresosi, il Pontefice si ritirò nel suo studio, lasciando dietro di sé un senso di sgomento e mistero.

Poco dopo, con voce ancora tremante, rivelò ciò che aveva vissuto: “Ho visto i demoni e ho sentito i loro bisbigli, le loro bestemmie, le loro denigrazioni”. Il racconto di Leone XIII lasciò attoniti i suoi collaboratori: Satana, in quella visione, avrebbe sfidato Dio, chiedendo 100 anni di potere per tentare di distruggere la Chiesa e portare il mondo alla perdizione.

In quello stesso giorno, il Papa vide anche San Michele Arcangelo, il celeste difensore, emergere in tutta la sua gloria per ricacciare Satana nell’abisso. Un segno chiaro che la battaglia spirituale, seppur reale e feroce, avrebbe avuto un esito già scritto nella vittoria divina.

Profondamente scosso ma ispirato, Leone XIII convocò subito il segretario della Congregazione dei Riti e dettò una preghiera destinata a divenire celebre: la Preghiera a San Michele Arcangelo, che da allora fu recitata dopo ogni Santa Messa fino al Concilio Vaticano II.

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia…” – così iniziava la supplica che il Pontefice volle fosse affidata all’intera Chiesa per fronteggiare le forze dell’oscurità che egli aveva veduto e udito con i propri sensi.

L’elezione del nuovo Papa, Leone XIV, in questo 8 maggio, giorno della dedicazione a San Michele, appare come un potente richiamo spirituale. Un ponte ideale tra passato e presente, tra la profezia e l’attualità. Prendere il nome di Leone in tale giorno non può che suscitare interrogativi e riflessioni.

Forse, come accadde allora, anche oggi è tempo di riscoprire quella preghiera potente, che conclude con parole sempre attuali: “...ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime. Amen”.

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