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Bologna, prende 50 multe in 4 mesi sulla corsia preferenziale, assolto dal giudice perché rifugiato ucraino, annullate sanzioni per 5mila €

Il giudice ha riconosciuto "l'incolpevole ignoranza" dell'uomo

20 Marzo 2025

Multe stradali, nel 2024 incassati oltre 1,7 mld € (+10% rispetto al 2023), sul "podio": Milano, Roma e Firenze

Fonte: Imago economica

Cinquanta multe in meno di 4 mesi per aver usato la corsia preferenziale, per un totale di circa 5mila euro, ma il giudice di pace lo assolve e annulla le sanzioni. È quanto accaduto a Bologna ad un uomo ucraino arrivato in Italia con lo status di rifugiato. Il giudice di pace ha constatato "l'incolpevole ignoranza" dell'uomo che "non parla la lingua italiana" e quindi non avrebbe ben capito la segnaletica stradale. Per questo è stato assolto. 

Bologna, prende 50 multe in 4 mesi sulla corsia preferenziale, assolto dal giudice perché rifugiato ucraino

Tra ottobre e gennaio l'uomo attraversa più volte alcune corsie preferenziali delle strade di Bologna per recarsi al lavoro, "non sapendo di non poterlo fare" perchè quelle sono riservate ai veicoli autorizzati. L'uomo non parla italiano e non comprende la segnaletica, per cui continua a fare la stessa strada e ad accumulare multe. Quando viene sollecitato a pagare, l'uomo con un interprete si rivolge all'avvocato Jacopo Mannini per presentare ricorso al giudice di pace, chiedendo l'annullamento delle sanzioni. Per la difesa l'uomo ha "ha agito in buona fede", non volendo violare la legge. 

Il giudice di pace Simona Santini ha deciso di accogliere la richiesta del rifugiato ucraino. "Trovandosi da pochi anni in Italia non parla la lingua italiana e ben si può comprendere come, a causa delle barriere linguistiche e culturali, abbia avuto difficoltà a comprendere la segnaletica stradale che indica la presenza di un tratto di corsia preferenziale. Quindi chiaro è che il ricorrente non abbia agito con dolo, ma per errore in buona fede e con scarsa conoscenza della lingua e delle norme locali, aggravata dalla condizione di vulnerabilità che caratterizza il suo status", si legge nella sentenza. All'uomo è stata riconosciuta la sua "incolpevole ignoranza", per cui è stato assolto e sono state annullate tutte le multe a suo carico, per un totale di 4.750 euro. 

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