21 Novembre 2024
Il poliziotto Marco De Angelis è morto per malore improvviso nel sonno a 30 anni nella notte tra il 20 e il 21 novembre 2024 nel suo alloggio in caserma a Polistena, Reggio Calabria. Il giovane era uscito la sera prima con i colleghi, una volta tornato nell'abitazione si era messo a dormire. Stamattina avrebbe dovuto iniziare il turno ma non si è presentato sul luogo di lavoro. Alcuni poliziotti sono andati nel suo alloggio per controllare e lo hanno trovato esanime nel letto. Il 30enne è stato rianimato per 50 minuti ma ogni tentativo si è rivelato vano.
Marco De Angelis, in servizio presso la Sezione Investigativa del commissariato di Polizia di Gioia Tauro, è morto improvvisamente a causa di un infarto mentre dormiva nella sua camera. Si tratta della ennesima morte improvvisa tra giovani poliziotti negli ultimi anni. Snap, il sindacato nazionale appartenenti polizia di stato, ha più volte denunciato l'aumento dei malori improvvisi e delle morti tra le forze dell'ordine, sollevando anche dubbi su possibili reazioni avverse al vaccino Covid. De Angelis aveva fatto tre dosi, ma non si sa di quale siero. Alla Polizia erano destinati i vaccini Covid AstraZeneca prima dell'obbligo e Moderna, ma a qualcuno è stato somministrato anche Pfizer. Proprio di recente il sindacato O.S.A. della Polizia ha denunciato in un'audizione alla Commissione d'inchiesta Covid "l’incontrollata emanazione di provvedimenti amministrativi governativi che hanno sconfinato nell’eccesso di potere e nella violazione contestuale dei diritti costituzionali inviolabili. Sui militari è stato messo a punto un vaccino sperimentale e senza studi dall’azienda Advent IRBM di Pomezia unitamente alla Genner Institute di Oxford University, su cui non riceviamo risposte".
Nel 2023 lo Snap, Sindacato Nazionale appartenenti Polizia, aveva diffidato il Ministero degli Interni sul tema dell'obbligatorietà del vaccino Covid e del diritto al lavoro, erano stati chiesti i dati sui danni seguiti alle somministrazioni obbligatorie per gli appartenenti alle forze dell'ordine. La segreteria nazionale Snap aveva fatto sapere di aver già mosso qualche mese prima istanza di ostensione dei documenti relativi ai danneggiati da vaccino Covid tra le fila della Polizia di Stato. Non avendo ancora ottenuto risposta, era poi stato dato mandato ai legali per l'invio di una diffida tesa all'ottenimento di quanto richiesto.
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