07 Novembre 2024
Fonte: Facebook, @Navi Militari Italiane
La nave Libra è ripartita con soli 8 migranti verso l'Albania. Dopo l'impasse causata dalla decisione di alcuni giudici, il pattugliatore di 80 metri della Marina Militare è ripartito direzione Albania, verso i centri di Schengjin e Gjiader, già operativi da tempo.
I migranti sono ripartiti verso l'Albania, ma sono soltanto 8, addirittura 4 di meno rispetto ai 12 dell'ultima "spedizione", quando poi sono stati costretti a tornare indietro per via dei loro Paesi di provenienza (Egitto, Bangladesh), considerati "non sicuri". Dopo la decisione del tribunale di Roma è arrivato il decreto da parte del governo, poi rinviato alla Corte di giustizia Ue da parte del giudice di Bologna Marco Gattuso. Anche il tribunale di Roma ha seguito la stessa decisione, mentre per quello di Catania sarebbe addirittura "illegittimo". "Non c’è necessità di rivolgersi alla Corte di Giustizia Ue".
Resta il fatto che la nave Libra è ripartita: solo 8 i migranti, mentre nelle ultime ore ne sono sbarcati 1600 sulle coste italiane. Il ministro dell'Interno Piantedosi ha spiegato perché sono così pochi. A suo dire è perché lo screening fatto a bordo della nave, con "la verifica delle vulnerabilità e delle condizioni che devono ricorrere" perché il trasferimento possa avvenire, è "molto severo e ciò comporta che il numero di migranti prelevati sia tarato per difetto piuttosto che per eccesso".
"Alcune decine di persone - ha aggiunto - le abbiamo escluse perché hanno tirato fuori il documento d'identità per evitare il trattenimento. C'è stata quindi una deterrenza e tutto ciò è finalizzato a creare le condizioni per il rimpatrio".
Critiche da parte dell'opposizione. "Ci troviamo di fronte ad un'operazione di propaganda politica che sperpera denaro pubblico. Un viaggio che costa ben 36 mila euro a migrante", dice Angelo Bonelli. Più Europa: "Siamo alle comiche, se non fosse che i Cpr albanesi sono fuori dal diritto europeo e costano ben 1 miliardo di euro ai contribuenti italiani".
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