14 Ottobre 2024
Fonte: Facebook, @Navi Militari Italiane
Partita da Lampedusa la prima nave della Marina Militare con a bordo 16 migranti diretti nei centri in Albania. Questi avevano aperto i battenti settimana scorsa, e sono pronti ad accogliere le prime persone arrivate in Italia. Verrà effettuato un doppio screening su di loro, per verificare la provenienza: uno a bordo e uno al porto di Schengjin, dove è stato allestito un hotspot apposito. È il ministero dell’Interno a curare l’iniziativa e Piantedosi aveva già annunciato come questa settimana si sarebbero potuti verificare i primi ingressi.
Si parte coi primi migranti diretti verso i centri in Albania. Il primo "carico" dovrebbe essere di 400 persone, mentre le prossime spedizioni potrebbero essere di un numero superiore.
La nave Libra della Marina Militare si è occupata di portare i migranti in Albania. Qui gli immigrati saranno sottoposti a procedure accelerate di frontiera, prima di essere trasferiti a Schengjin e Gjader. I centri che dovranno accogliere i migranti sono diventati operativi settimana scorsa.
Nel primo, verrà effettuato uno screening più approfondito rispetto a quello sulla nave. L'obiettivo è soddisfare i requisiti previsti: provenienza da Paesi sicuri, maschi, non vulnerabili. Da Schengjin arriveranno a Gjader, circa una ventina di chilometri più all'interno.
Qui saranno smistati in tre strutture: un centro di trattenimento di richiedenti asilo da 880 posti, un Cpr da 144 e un penitenziario che terrà al massimo 20 detenuti. Ci sono anche dei posti letti per i migranti che, dopo il rifiuto della loro richiesta, attendono di essere rimpatriati.
Nelle ultime ore si era rinfocolata la solita polemica sui centri in Albania, col Pd in prima fila. Secondo la segretaria Elly Schlein, si tratta di "800 milioni sprecati, fondi che potevano andare sulla Sanità".
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