28 Giugno 2024
fonte: facebook @Corriere del Veneto
Scoppia il dibattito relativo alle tre studentesse che all'orale di maturità hanno deciso di fare scena muta. "Un atto di disobbedienza civile", così lo hanno definito. Le tre ragazze provengono dal Liceo Foscarini di Venezia, quinta liceo classico. A seguito di valutazioni, secondo loro, umilianti, ottenute nella versione di greco, non hanno voluto sostenere la prova orale. Al posto di rispondere alle domande della commissione, come di consueto, hanno tirato fuori di tasca delle lettere, consegnandole ai docenti. In esse esprimevano tutta la loro indignazione e delusione per delle votazioni che hanno "abbattuto" la media della classe: solo 4 su 10 delle valutazioni degli studenti della loro sezione sono risultate sufficienti.
Nonostante una prova, nei fatti, non classificabile, tutte e tre le ragazze sono state promosse, con votazioni finali di 71/100, 65/100 e 67/100, rispettivamente per Linda Conchetto, Virginia Gonzales y Herrera e Lucrezia Novello. Tenendo conto dei punteggi ottenuti nelle prove scritte, le maturande avevano già raggiunto la soglia minima di 60 punti, per cui una bocciatura sarebbe stata improbabile. Per la prova orale sono stati assegnati a ciascuna di loro 4 punti su 20. L’Ufficio scolastico regionale del Veneto non ha richiesto l’intervento di una squadra di supporto per le commissioni d’esame, di cui può disporre per fare richiesta di chiarimenti tecnici sull’applicazione dell’ordinanza.
Sui social, ora, si scatenano gli schieramenti. Tanti ritengono le giovani irrispettose e viziate e minimizzano il presunto coraggio delle ragazze, che visti gli esiti degli scritti avevano la promozione assicurata. I genitori hanno supportato la scelta delle figlie e non si sono tirati indietro anche nel sostenerle pubblicamente. Dice la madre di Lucrezia: "Sono veramente orgogliosa di lei. È responsabile delle sue azioni, penso sia veramente in gamba, più matura dei suoi professori". Le ragazze hanno ricevuto sostegno anche da parte dei compagni di classe, che si sono sentiti rappresentati dal loro gesto. Dice uno di loro: "Riconosco a mia volta l’indignazione per i voti bassissimi dati dalla docente esterna di greco. Trovo sbagliato il sistema della maturità. Così com’è concepito riduce la fine di un percorso di cinque anni a un terno al lotto a seconda della commissione".
L’indignazione, però, si avverte anche nelle parole dell’assessore regionale uscente all’Istruzione, Elena Donazzan: "Questa disobbedienza va punita, perché è una provocazione e una mancanza di rispetto nei confronti dei docenti e dell’istituzione scolastica: così facendo dimostrano di non essere realmente mature". Prosegue: "Potrà anche esserci stato un problema a livello di docenza, ma quando si entra nel mondo degli adulti si viene valutati anche sul fronte comportamentale, e questo lo definisco un atto di disobbedienza molto grave".
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