10 Maggio 2024
L'ospedale Gaslini
Ricostruito il cuore di una bimba palestinese di 13 mesi affetta da tetralogia di Fallot all'ospedale Gaslini di Genova. A raccontare la vicenda è Andrea Moscatelli, direttore della Terapia intensiva neonatale e pediatrica dell'istituto sanitario, dopo aver dimesso la piccola paziente, sostenendo che la bambina palestinese soffrisse di una forma estrema di tetralogia di Fallot con atresia polmonare, assenza dell'arteria polmonare sinistra e una singola arteria polmonare destra stenotizzata mantenuta da uno stent, con un idrocefalo tetraventricolare ostruttivo. La situazione già critica, ha trovato ulteriori ostacoli legati al volo in quota che, anche in aerei pressurizzati, riduce sensibilmente la pressione parziale di ossigeno.
La bambina è arrivata in Italia l’11 Marzo in con volo dell’Aeronautica Militare e assistita da un’equipe specializzata composta dallo stesso Moscatelli e dall’infermiera pediatrica Morgana Bacherini, sostenuti dall’azione coordinata di 6 Unità operative complesse dell'Istituto - spiega il direttore sanitario del Gaslini - Raffaele Spiazzi: terapia intensiva, anestesia, radiologia, cardiologia, neurochirurgia e cardiochirurgia. Il cardiochirurgo Guido Michielon e il suo team hanno eseguito un intervento correttivo al cuore prima di trasferire la piccola paziente in terapia intensiva e prepararla per l'intervento neurochirurgico, eseguito con successo dal team della Neurochirurgia sotto la guida di Gianluca Piatelli. Per creare la connessione fra cuore e polmoni è servita una valvola, identificata a Barcellona e trasportata a Genova, estratta da un donatore umano e connessa tra cuore destro e biforcazione polmonare appena ricostruita, stabilizzandone così la funzione cardiaca. La bimba è stata poi trasferita in terapia intensiva e preparata per il successivo intervento neurochirurgico per il trattamento dell'idrocefalo ostruttivo. Ad occuparsi del trattamento neuroendoscopico dell'idrocefalo è stato il dottor Gianluca Piatelli. L’esito positivo dell’operazione è legato altresì al lavoro del team anestesiologico, guidato dal dottor Andrea Wolfler, direttore Uoc Anestesiologia, terapia del dolore acuto e procedurale, e del personale altamente specializzato della sala operatoria neurochirurgica.
"La bimba viene dimessa in ottime condizioni cliniche”. Come fatto sapere da Spiazzi, "la giovane paziente dovrà seguire un follow-up cardiologico, cardiochirurgico e neurochirurgico, ma la probabilità di sopravvivenza e qualità di vita a distanza sono favorevoli".
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