Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Denise Pipitone, 2 cimici trovate da Piera Maggio in casa, collegate alla linea elettrica: "Sono qui da 20 anni?"

La mamma della bambina scomparsa nel 2004 ha pubblicato sui social la foto di due dispositivi per il rilevamento audio che, presumibilmente, sono rimasti nascosti dall'inizio delle indagini

07 Maggio 2024

Denise Pipitone, 2 cimici in casa collegati alla linea elettrica, la mamma Piera Maggio: "Sono qui da 20 anni"

Fonte: Facebook, @Piera Maggio

Sul proprio profilo Facebook Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, ha pubblicato una foto di due "cimici". La madre della bambina scomparsa il primo settembre 2004 ha affermato: “Ritrovate dopo 20 anni, a meno che qualcuno le abbia collocate nel tempo violando il nostro stabile”. Le cosiddette cimici erano ancora collegate alla rete elettrica, quindi ancora attive e pronte a trasmettere. 

I dispositivi sono rimasti all’interno dell’abitazione per 20 anni, a detta della madre, facendo sorgere dei dubbi alla stessa Piera Maggio: “Chiederemo alle autorità se sono beni dello Stato oppure privati”. Il dubbio che rimane è se ce ne siano delle altre, anche se da come afferma lei, non ne è preoccupata perché non ha nulla da nascondere. Il legale della donna, Giacomo Frazzitta, è già stato avvisato, ma non si sa ancora come intende muoversi. 

La mamma della piccola Denise Pipitone ha il dubbio che le cimici possano non essere rimaste dalle indagini, temendo così un effrazione. Tuttavia, si domanda quando valga quest’attrezzatura per poter permettersi di lasciarla vent’anni collegata alla rete elettrica.

Il caso di Denise non ha ancora trovato un colpevole, ma soprattutto non è più stata ritrovata la bambina scomparsa da Mazara del Vallo. Ad oggi lei avrebbe 24 anni e secondo quanto afferma la madre non hanno mai smesso di cercarla. Di fatto, continuano a ricevere diverse segnalazioni per delle somiglianze, ma ancora nessuna conferma o corrispondenza. 

Si pensava che la colpevole fosse Anna Corona, indagata per sequestro di minore, per la quale la procura di Marsala chiedeva 15 anni di reclusione. Tuttavia il gip di Marsala ha archiviato il caso nel 2013 per mancanza di prove. Il 3 maggio 2023 però il caso è stato riaperto ed è stata richiesta una commissione d’inchiesta parlamentare per analizzare le indagini precedentemente svolte.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x