21 Aprile 2024
Il sostituto procuratore Giuseppe Longo ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati per il rogo dello scorso 31 ottobre al Terminal Traghetti, in seguito al quale tre persone erano rimaste gravemente intossicate dal fumo. Il terminal era rimasto chiuso per due mesi e mezzo con ingenti conseguenze economiche non solo per il punto vendita Coop Aldo Negro ma soprattutto per i numerosi esercizi commerciali presenti.
I due operai che lavoravano per un’azienda di Savona per conto di Coop e rimasero intossicati dal fumo sono invece assistiti dall’avvocata Giulia Liberti. Insieme a loro era finito in ospedale in rianimazione anche un anziano che era rimasto chiuso in un bagno. In un primo tempo era stata ventilata l’ipotesi che proprio i lavori in corso avessero in qualche modo generato l’incendio, ma è stata esclusa dagli investigatori della Asl del porto e della sezione di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco. La zona del locale tecnico da dove è scaturito il rogo è lontana dal punto dove stavano lavorando gli operai e il locale in questione è di fatto grande quanto il terminal. La scelta di iscrivere nel registro degli indagati sia le figure responsabili di Coop Liguria sia quelle del Terminal Traghetti deriva dalla necessità di effettuare la perizia sulle cause consentendo alle due aziende di poter far partecipare propri consulenti tecnici: se la struttura è di proprietà di Stazioni marittime, ma nel locale tecnico passano appunto anche i sistemi di refrigerazione di Coop Liguria e per questo solo la perizia, affidata due ingegneri (un esperto in materia elettronica e uno in incendi) potrà accertare eventuali responsabilità e dire in capo a chi.
“L’iscrizione a carico dei referenti di Coop Liguria è un atto necessario per lo svolgimento in contraddittorio delle attività di accertamento tecnico disposte al fine di fare chiarezza sulla natura e sulle cause dell’evento che al momento non sono note neppure alle Autorità – dice Coop Liguria in una nota – Parteciperemo alle attività di verifica con i consulenti tecnici incaricati, essendo interesse primario di Coop Liguria che siano correttamente individuate le eventuali responsabilità in materia”. “Siamo molto sereni – è il commento del presidente di Stazioni Marittime Edoardo Monzani – perché il macchinario che ha provocato l’incendio non è di nostra proprietà. Quindi attendiamo con fiducia l’esito della perizia”.
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