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Padova, mamme arcobaleno: ok a registrazione in Comune di figli con madre biologica e 'intenzionale'; il web: "Estinzione, arriviamo"

Dichiarati inammissibili i ricorsi della Procura per togliere il doppio cognome, eliminando quello della madre non biologica, ma il web insorge

06 Marzo 2024

Padova, mamme arcobaleno: ok a registrazione in Comune di figli con madre biologica e 'intenzionale'; il web: "Estinzione, arriviamo"

Fonte: LaPresse

Arriva una decisione molto discussa dal Tribunale Civile di Padova, riguardante 32 "famiglie arcobaleno", ovvero mamme omosessuali. I figli di queste coppie, precedentemente registrati a Padova dal sindaco Sergio Giordani saranno ora riconosciuti e registrati come figli di madre biologica e 'intenzionale', come stabilito appunto dal tribunale civile. In passato, la procura aveva presentato ricorso contro tali registrazioni. Il tribunale ha autorizzato la registrazione dei figli di due madri bocciando di fatto lʼopposizione al doppio cognome dei bambini. Ma sul web le reazioni sono state controverse, con diversi utenti che non hanno accolto con favore questa decisione definita da molti "contro natura".

Padova, mamme arcobaleno: ok a registrazione in Comune di figli con madre biologica e 'intenzionale'; il web protesta

la prima reazione è stata quella del sindaco Giordani, colui che aveva proseguito sulla strada di apertura nonostante la decisione dei magistrati: "E' un passo importante per le bambine e i bambini e le loro mamme. Oggi vince l'amore e l'interesse primario dei piccoli". Le coppie di mamme omogenitoriali vincono quindi il primo round del braccio di ferro con la Procura di Padova sul riconoscimento all'anagrafe dei loro figli, bambini e bambine registrati con una mamma biologica, partoriente, ed una 'intenzionale' (o affettiva).
 
Una battaglia che, però, dovrà tornare sul piano legislativo e politico. Il Tribunale di Padova ha infatti (ad ora) dichiarato inammissibili i 37 ricorsi con cui la Procura, guidata fino a pochi mesi fa da Valeria Sanzari, aveva chiesto di cancellare gli atti dell'ufficiale di stato civile che aveva riconosciuto l'esistenza di una coppia omogenitoriale.

Reazioni in politica: le parole di Schlein e Roccella

Reazioni di segno opposto dal mondo politico, in particolare con un botta e risposta tra Elly Schlein e la ministra Eugenia Roccella. "Sulla politica e sul Parlamento - ha detto la leader del Pd - grava una responsabilità: importante rispondere al monito formulato dalla Corte costituzionale fin dal 2021 e approvare una legge che riconosca pari dignità a tutte le famiglie. Cosa ha da dire il governo di Giorgia Meloni? Non possono continuare a ignorare e calpestare la dignità e i diritti di centinaia di bambine e bambini chiudendo gli occhi di fronte alla pluralità di modelli familiari presenti nel nostro Paese".
 
Immediata la contro-replica della ministra Roccella: "Segnaliamo all'onorevole Schlein che la procedura indicata dalla Corte di Cassazione per le coppie omosessuali, e cioè l'adozione in casi particolari, è la stessa che da decenni viene utilizzata dalle coppie eterosessuali, in particolare dalla mamma single che instaura una relazione con uomo e desiderano che egli possa riconoscere i suoi figli".

Il web si schiera: "Contro natura", "Estinzione, arriviamo"

Nell'ordinanza, il Tribunale spiega che la rettificazione non può avvenire contro l'atto dell'anagrafe, ma deve riferirsi alle diverse azioni di status del minore, che vanno percorse con rito ordinario. "Il procedimento di rettificazione degli atti di stato civile - si legge - è ammesso solo nei casi in cui debba disporsi l'integrazione di un atto incompleto, o la correzione di errori materiali, o l'eliminazione di eventuali omissioni nelle quali si sia incorsi nella redazione dell'atto". Al di fuori di questi casi, quando si deve procedere ad accertamenti costitutivi "influenti sullo stato delle persone", il giudizio "deve svolgersi nelle forme del processo ordinario di cognizione".
 
Il Movimento Pro Vita, intanto, chiede che la Procura di Padova "faccia ricorso alla Corte d'Appello". E il web segue la scia delle proteste, con diversi commenti sotto i post di questa notizia che fanno intuire la contrarietà a questa decisione del tribunale civile: "Estinzione, arriviamo" o "Contro natura" e "Poveri bimbi", sono tra le opinioni dominanti nei blog e nei social.

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