11 Gennaio 2024
Vinicio Riva, fonte: Facebook @Valter Lussiana
Vinicio Riva è morto. Il 58enne era passato agli onori delle cronache per via della sua malattia, il morbo di von Recklinghausen. Il nativo di Isola Vicentina, in provincia di Vicenza, era affetto da tanti anni da una malattia deformante al volto e non ce l'ha fatta. Nel 2013 diventò virale una foto con Papa Francesco. Il pontefice lo aveva abbracciato e accarezzato durante un'udienza in Vaticano
Neurofibromatosi. Questa la malattia di cui era affetto Vinicio Riva, una rara patologia genetica che aveva reso la sua vita difficile, ai limiti dell'impossibile fin da ragazzo. Riva, che ha pure vissuto una vita lunga a dispetto di quanto gli dissero i medici. Sarebbe dovuto morire attorno ai 30 anni, ma così non è stato.
Il morbo di von Recklinghausen colpisce le cellule nervose con complicanze gravi dal punto di vista neurologico. Quel giorno del 2013 Papa Francesco aveva accarezzato il suo capo e la sua nuca sfigurati dalle escrescenze. L'episodio divenne virale e accese i riflettori sulla neurofibromatosi, una malattia rara.
Così il governatore del Veneto Luca Zaia: "L'immagine di un lungo abbraccio tra Papa Francesco e Vinicio durante un'udienza ha fatto il giro del mondo - afferma - ricordando a tutti che l'inclusione e la socializzazione, di fronte a tutte le barriere che potrebbero creare isolamento nella malattia, sono un diritto universale per i malati e un dovere per tutta la società. Per questo gli siamo grati e lo ricorderemo".
"In un mondo in cui per alcuni l'inseguimento della perfezione esteriore del corpo e l'esasperazione di alcune forme di salutismo sembrano essere una via imprescindibile - prosegue Zaia - Vinicio è stato un modello nell'espressione di grandi valori e rapporti umani nella malattia, anche quella, come nel suo caso, fortemente deturpante. Una rara patologia gli ha reso la vita difficile ai limiti dell'impossibile fin da ragazzo ma, anche grazie all'aiuto di chi gli ha voluto bene, ha saputo dimostrare in una vita pur breve grande dignità e valore della vita nella sofferenza, divenendone un modello che ha tracciato una via di attenzione e rispetto. In questo momento invio le mie condoglianze ai familiari e agli amici".
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