28 Novembre 2023
Alberto Rizzotto, fonte: Facebook @Carla Lucci
Al via oggi, martedì 28 novembre, la nuova autopsia, con tanto di perizia al cuore dell'autista dell'incidente dell'autobus di Mestre Rizzotto, alla quale prenderà parte la "super esperta" Cristina Basso ed il "luminare delle patologie cardiache e delle morti improvvise" Gaetano Thiene. Il nuovo esame è stato disposto dal pm Cameli, dopo che i risultati precedentemente ottenuti dal medico legale Guido Viel sembravano necessitanti di "un approfondimento". Termine ultimo per la condivisione della relazione finale in merito ai risultati ottenuti, quindi, fissato al 10 gennaio 2024. Entro quella data sarà infine confermato se a provocare la morte di Rizzotto ed il conseguente incidente sia stato un malore improvviso e se la causa scatenante sia riconducibile al vaccino Covid.
"Vista la nota del dottor Guido Viel - aveva scritto il pm Cameli - appare opportuno un approfondimento". Con queste parole era stata motivata la decisione di eseguire nuovi esami sul corpo di Rizzotto, esami che la scelta dei periti sembrerebbero confermare andare in direzione dell'ipotesi del malore improvviso quale causa del decesso dell'autista. Un malore improvviso che non escluderebbe la possibile correlazione con eventuali effetti avversi da vaccino Covid.
A venir nominata per il delicato compito dal pm, infatti, la specialista di anatomia patologica cardiovascolare Cristina Basso, docente dell'università di Padova, mentre il nome scelto dalla famiglia di Rizzotto è quello del professor Gaetano Thiene, considerato un "luminare delle patologie cardiache e delle morti improvvise". Scelte, come detto, che lascerebbero intendere con chiarezza in che direzione si stia muovendo l'indagine.
A prendere parte ai nuovi esami iniziati oggi, poi, anche gli esperti nominati dai legali dei tre indagati per omicidio colposo (i due tecnici Roberto di Bussolo e Alberto Cesareo e l'ad della compagnia del mezzo, La Linea, Massimo Fiorese), gli avvocati Paola Bosio, Giovanni Coli, Barbara De Biasi. L'autopsia, per i primi risultati della quale potrebbe essere necessario attendere alcune settimane, sarà quindi eseguita di fronte a testimoni.
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